Ferrari forza quattro con Leclerc Dal Nurburgring segnali di ripresa
Pole di Bottas, Charles in seconda fila con Verstappen. Vettel continua a deludere
L’ascensore sociale. Per scacciare le nuvole del Nurburgring ma soprattutto le tenebre di un’annata triste. Charles Leclerc l’ha preso, ha spinto il «4» ed è tornato a frequentare i piani alti della Formula 1. Seconda fila, primo dei «normali», dietro a Max Verstappen e alle poltrone davanti prenotate dalla Mercedes (11 pole su 11). Con Valtteri Bottas di nuovo intenzionato a fermare Lewis Hamilton nella caccia alle 91 vittorie di Schumacher.
La miglior qualifica rossa dell’anno — a pari merito con quella del primo Gp a Silverstone — aspetta conferme. C’è da capire se la fase del rimbalzo iniziata in Russia può trasformarsi in una vera risalita. Che, per quanto lenta possa essere, indicherebbe di aver imboccato la strada giusta nel percorso di cure di una macchina nata malissimo. Dalla quale, però, in base ai regolamenti congelati, deriverà anche quella del 2021.
Qualche indizio induce a sperare: con il venerdì cancellato dal maltempo, e una sola sessione di libere a disposizione ieri, l’assetto deliberato al simulatore ha funzionato subito. Inoltre con temperature così fredde (7 gradi, 13 l’asfalto) il monegasco non ha avuto problemi a scaldare le gomme, né ha dovuto fare acrobazie da circo, come altre volte, per tenere in pista una macchina in genere squilibrata e imprevedibile: i tempi uscivano con una discreta facilità. È una prova che gli sviluppi aerodinamici, introdotti gradualmente — in Germania sono state portate novità sulle appendici laterali e al fondo — stanno pagando. «Aggiornamenti che potrebbero aver fatto un po’ di differenza nella giusta direzione» sintetizza Leclerc.
Ma gli scarti con il «gruppone» composto da Renault e McLaren sono minimi e cambiano da circuito a circuito. Charles ci ha messo tanto talento per arrampicarsi fin lassù, e va anche ricordato che la Racing Point correva con un pilota. Stroll colpito da un forte raffreddore (nei test Covid dei giorni scorsi era risultato negativo, ne seguiranno altri) ha dovuto lasciare il volante a Nico Hulkenberg. Il tappabuchi. Richiamato (di nuovo) all’ultimo secondo per concludere in fondo senza preparazione. Non stupisce la sua prestazione, mentre sorprende in negativo Sebastian Vettel, undicesimo: paga un ritardo di quasi mezzo secondo da Leclerc. Sembra guidare una macchina diversa, ma non è così: in uscita, è a corto di grinta e di stimoli.
Ma c’è anche una componente tecnica: le modifiche studiate a Maranello si adattano molto di più allo stile di guida di Charles che predilige un posteriore «ballerino». Ed è giusto così, visti i risultati e le nuove gerarchie. Per la coppia rossa, come per gli altri piloti, i 60 giri del «Ring» saranno un appuntamento al buio, senza riferimenti. Chissà se arriveranno sorprese.
I team corrono senza riferimenti sul ritmo e gomme per le prove cancellate