Al Festival il derby è gia iniziato Lukaku: «Conte ti fa sentire più forte»
Oggi l’ultima giornata della manifestazione Gazzetta: ecco Froome, Vialli, Casillas e Puyol
Aria di derby. Anche al Festival dello Sport, dove ieri grande protagonista è stato Romelu Lukaku, il gigante buono dell’Inter, il centravanti che in un anno ha stregato i cuori dei tifosi nerazzurri non solo con i suoi gol ma anche attraverso la sua leadership, silenziosa quanto efficace. Nel suo mirino ora c’è il Milan. Il conto alla rovescia per la stracittadina di sabato sera è già cominciato da un pezzo e, nonostante la grande paura del Covid, la tensione è già alle stelle. Gli ultimi quattro derby li ha vinti l’Inter, ma il Milan ha tutta l’intenzione di spezzare la maledizione. Romelu vuole impedirlo. E si prepara a un duello nel duello con Zlatan Ibrahimovic.
«A parlare sarà solo il campo, è lì che si ottengono le vit- torie» ha messo in guardia Lukaku. Che nell’incontro con Luigi Garlando della Gazzetta ha parlato di sé, della sua infanzia («Fino ai 16 anni è stata dura, la sera i miei genitori non mangiavano per far mangiare noi») e dei suoi sogni («Avrei voluto incontrare Kobe, Mandela e il rapper Tupac») ma anche del suo rapporto strettissimo con Antonio Conte: «Mi ha migliorato in tutto, se uno vuole giocare per lui deve capire che farà molti sacrifici, nella tecnica e nel fisico, ma poi con lui in campo ti senti troppo forte». Milan avvisato. Anche Arrigo Sacchi, uno che il Diavolo lo
Lukaku/1 Fino a 16 per me non è stato facile: la sera i nostri genitori non cenavano per far mangiare noi ragazzi. Io avevo in testa solo il pallone
conosce come le sue tasche, è però convinto che ci aspetta un derby combattuto. Il maestro di Fusignano, presente pure lui al Festival Gazzetta come ogni anno, ha parlato ieri dello stato di salute dei rossoneri: «Pioli sta facendo un ottimo lavoro, sa fare il suo mestiere, ora il suo prossimo step sarà praticare un calcio ancor più internazionale».
Titolo di questa terza edizione del Festival organizzato da Gazzetta in collaborazione con Trentino Marketing è «We are the champions», come il titolo della celeberrima canzone dei Queen che fa da sfondo a innumerevoli successi sportivi. Ricchissimo anche quest’anno il cartellone: duecento campioni per oltre un centinaio di incontri, tutti visibili gratuitamente in streaming su ilfestivaldellosport.it e su gazzetta.it.
Causa Covid quest’anno non s’è potuto portare il Festival nelle piazze di Trento, ma come hanno spiegato venerdì nel giorno dell’inaugurazione il presidente di Rcs Urbano Cairo e il direttore della Gazzetta Stefano Barigelli «era fondamentale dare un messaggio di continuità, come solo lo sport può fare». Il messaggio è arrivato. E dopo i grandi numeri di venerdì, anche ieri le visualizzazioni live hanno raggiunto numeri altissimi. Anche per via dei grandi campioni in cartellone, molti dei quali presenti dal vivo sui palchi milanesi di sala Buzzati e Piccolo Teatro.
Se ieri è toccato a Nadal, Scariolo, Platini, i fratelli Inzaghi, Sotomayor e Tamberi, i fratelli Inzaghi, oggi l’ultima giornata sarà altrettanto ricca: il programma completo è sul sito del festival, ma fra i nomi di spicco ecco Froome, Kostner, Veltroni che intervista Vialli, Montezemolo, Lippi. Finale col botto, con i miti della Liga spagnola sul palco nobile dello Strehler: Casillas, Puyol e Tebas.
Lukaku/2 Ma proprio da lì nasce la mia voglia di emergere. Non voglio rendere vani i sacrifici dei miei genitori: ecco perché do tutto
A Milano Oggi ultima giornata della terza edizione del Festival dello Sport, che quest’anno si svolge in versione «digilive» In streaming Alcuni appuntamenti sono dal vivo a Milano, ma tutti sono visibili in streaming. Il gran finale stasera alle 21 al Piccolo, protagonista la Liga spagnola