Corriere della Sera

Scure del Fmi sulle stime del governo

Per il Fondo Pil in calo del 10,6% contro il 9% della Nadef Imposte, si va verso il rinvio per plastic e sugar tax

- Lorenzo Salvia

Il Fondo monetario internazio­nale è più pessimista del governo italiano sull’andamento della nostra economia. Quest’anno, dice il Fmi, il nostro Prodotto interno lordo dovrebbe perdere il 10,6%, contro il 9% indicato dal governo nella Nadef, la nota di aggiorname­nto che proprio oggi arriva in Parlamento per un voto sul filo che però potrebbe essere agevolato dall’astensione del centrodest­ra.

Mentre il rimbalzo dell’anno prossimo, dicono sempre dal Fmi, si fermerà al 5,2% contro il 6% del governo. Non solo. Perché saranno peggiori anche i dati su deficit e debito, con quest’ultimo che salirebbe al 161,8% del Pil quest’anno contro il 158% stimato dal governo. È vero che rispetto alle previsioni di giugno c’è una revisione al rialzo: allora il calo del Pil era fissato al 12,8%, due punti in più rispetto ad ora. Ma il dato che alla fine resta sul tavolo è proprio il pessimismo del Fondo rispetto alle previsioni del governo. Tanto più che, come ha ricordato proprio ieri il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, la stima del governo italiano «già sconta l’aumento dei contagi» di questa fase.

Il ministro ha confermato che la riforma fiscale avanzerà per tappe successive. L’anno prossimo si dovrebbe partire con l’assegno unico per i figli, ma solo per le fasce più deboli: incapienti, quelli che hanno un reddito così basso da non pagare tasse, lavoratori autonomi, che oggi non hanno gli assegni familiari, nuclei numerosi, con più di tre figli. Nel 2022, oltre all’estensione dell’assegno unico, ci sarà un primo parziale intervento sull’Irpef, anche se il come resta tutto da decidere tra modello tedesco ad aliquota continua e accorpamen­to delle aliquote oggi esistenti. Nel 2023 anche questo secondo pezzo di riforma dovrebbe andare a regime. Ma è chiaro che una cosa sono i tempi lunghi, un’altra le urgenze nell’era Covid.

Nel vertice di ieri sera al quale hanno partecipat­o, oltre a Gualtieri, il premier Giuseppe Conte e i capidelega­zione dei partiti al governo, si è discusso della necessità di aumentare i fondi per gli ammortizza­tori sociali, considerat­a la nuova stretta sui locali pubblici e il fatto che alcuni settori — ristorazio­ne, turismo e spettacolo — sono in ginocchio. Sul tavolo anche il più che probabile rinvio di plastic e sugar tax, le tasse su plastica e bevande zuccherate che dovrebbero partire a gennaio, dopo il rinvio deciso nel corso dell’anno. Sulle pensioni allo studio un’uscita anticipata per i «precoci fragili», persone che hanno cominciato a lavorare da giovani, hanno problemi di salute e mansioni a rischio contagio.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy