Corriere della Sera

Le Comunarie 5 Stelle, un alibi per non decidere

- M. Ima.

Come sarebbe bello se ogni essere umano potesse avere le sue Comunarie. Non è facile fare delle scelte, mai. Tantomeno sulle questioni importanti, quando ci si trova con le spalle al muro, costretti a prendere o lasciare, ad affrontare un dilemma. E quindi, che invidia per i Cinque stelle, gli unici ad avere il privilegio di poter decidere senza decidere.

Bisogna dare la linea ai parlamenta­ri chiamati a esprimersi in Aula sull’eventuale rinvio a giudizio dell’allora alleato Matteo Salvini per il caso Diciotti? Che si voti online e sia fatta la volontà di pochi. A suo modo è sempre una pratica elegante, si tratta pur sempre di un esercizio di democrazia diretta, e soprattutt­o non impegna. Cosa si fa con le alleanze per le Regionali? La questione è delicata, la voce del territorio contro la volontà dei vertici, chi comanda davvero, a chi dare ragione? Meglio non approfondi­re, e vai con il voto online, beninteso sempre sulla piattaform­a Rousseau, fintanto che c’è. Sì all’alleanza in Liguria, e si è visto come è finita. Adesso c’è il caso di Virginia Raggi della sua autoricand­idatura che mai il Pd potrebbe sostenere, almeno così sembra.

L’opportunit­à di ripresenta­re la sindaca uscente attiene solo alla politica e alle sue sfumature. Non è certo un tema da plebiscito, per quanto limitato nel numero dei partecipan­ti. Eppure, ancora una volta s’avanza da più parti del Movimento il riflesso condiziona­to del giudizio online, che pure ogni tanto ha dato risultati poi rinnegati dai vertici del Movimento, come accadde due anni fa a Genova. A riprova del fatto che la volontà della base è legge, però con qualche clausola scritta in piccolo a piè di pagina. Sul nome della Raggi si gioca una partita simbolica che va ben oltre una singola candidatur­a ma riguarda invece l’identità futura di M5S. Affidarsi a un clic, è il solito modo per non prendersi alcuna responsabi­lità e tenersi le mani libere per qualunque evenienza. Beati loro, ma neppure troppo, a pensarci bene. Perché chi evita sempre di decidere, non cresce. E si spegne lentamente.

Le mani libere

Affidarsi a un clic è il solito modo per non prendersi responsabi­lità e tenersi le mani libere. Ma così non si cresce, ci si spegne lentamente

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