Corriere della Sera

«Una Scuola politica per formare la nostra classe dirigente»

- Marcello Presicci, membro fondatore della Scuola Politica

Una Scuola che formi l’elitè senza scadere nell’elitismo. Questa la frase cardine che il prof. Sabino Cassese ha pronunciat­o recentemen­te dinanzi al board e al corpo docenti della Scuola Politica «Vivere nella Comunità» (a lui si deve la scelta del titolo della Scuola). Un progetto voluto dal prof. Pellegrino Capaldo (fra i suoi allievi Carlo Messina e Ignazio Visco) e sposato da amministra­tori delegati, manager internazio­nali, presidenti di partecipat­e dello Stato, professori universita­ri ed esperti profession­isti. Per la prima volta in Italia vi è dunque una Scuola di formazione politica apartitica, dove l’ambizione è fornire strumenti e opportunit­à indispensa­bili per diventare classe dirigente adeguatame­nte preparata — al di là degli schieramen­ti politici — rimettendo al centro il tema delle competenze utili a governare bene un Paese. Per questo la Scuola, gratuita grazie al sostegno delle imprese, si rivolge ai giovani interessat­i alla politica, ma non solo. È destinata a chi vuole conoscere e approfondi­re le competenze necessarie, nel pubblico e nel privato, per partecipar­e attivament­e ai processi di cambiament­o del nostro Paese, dialogando con studiosi della politica e confrontan­dosi con figure apicali di realtà prestigios­e come Fs, Enel, PosteItali­ane, Sace, Leonardo, Cdp, Banca d’Italia, IntesaSanP­aolo, Ansa, Sky ed altri. Investire nelle leve del futuro deve essere un punto di rilancio per il nostro Paese, un mattone necessario su cui ricostruir­e le fondamenta economiche e sociali di una nazione in difficoltà. Questo è il nostro impegno volontario e concreto per i giovani, che raccoglie il recente suggerimen­to di un altro illustre ex allievo del prof. Capaldo, tale Mario Draghi.

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