Dopo il caso Boeing. E Bruxelles prolunga l’allentamento delle regole sugli aiuti di Stato
(fr.bas.) Nuova puntata nella battaglia che dura da 16 anni tra le due sponde dell’Atlantico sugli aiuti di Stato ai colossi dei cieli Airbus e Boeing. Si intravede la volontà di una tregua. La Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio, ha autorizzato ieri l’Ue a imporre dazi per 4 miliardi di dollari agli Stati Uniti per gli aiuti concessi alla Boeing, ritenuti illegali. Un anno fa la
Wto aveva invece riconosciuto agli Usa la possibilità di incassare sotto forma di tariffe sulle merci europee 7,5 miliardi di dollari come contro misura agli aiuti europei all’Airbus. Washington ha fatto sapere di essere intenzionata a «intensificare» le trattative con Bruxelles per ristabilire una «concorrenza leale». Per il vicepresidente della Commissione Ue con delega al Trade,
Valdis Dombrovskis, è preferibile una «soluzione negoziata», ma ha ribadito che l’Ue è però pronta a «difendere i propri interessi».
Ieri l’Antitrust Ue, guidata da Margrethe Vestager, ha deciso di prorogare a fine giugno prossimo, potenziandolo, il quadro temporaneo per gli aiuti di Stato adottato il 19 marzo 2020 per contrastare la crisi scatenata dal Covid. Il sostegno alla ricapitalizzazione è stato esteso a settembre. È stato anche deciso di permettere agli Stati Ue di aiutare le società che subiscono un calo del fatturato di almeno del 30% rispetto allo stesso periodo 2019 contribuendo a parte dei costi fissi non coperti dalle entrate, fino a 3 milioni di euro per impresa.