Sicurezza e digitale Tinexta cresce con tre acquisizioni
Un grande big nazionale della cybersicurezza che già dall’anno prossimo potrà porsi come polo aggregante. Tinexta — erede del gruppo Tecnoinvestimenti, quotata allo Star e specializzata in digital trust, credit information & management — annuncia tre nuove acquisizioni nel campo della security Ict: la divisione «progetti e soluzioni» della padovana Corvallis; la bolognese Yoroi, tra i player più avanzati nel settore con i suoi marchi Cybaze, Emaze e @Mediaservice.net; la milanese Swascan, che opera attraverso piattaforme cloud di «security testing». Per Corvallis Tinexta è stata assistita da Imi – Intesa Sanpaolo e da Klecha & Co. in qualità di advisor finanziari e dallo Studio Orrick per la consulenza legale. Lo shopping ha messo il turbo al titolo, che ieri viaggiava a +10%.
La nuova società, secondo Enrico Salza, presidente di Tinexta, «farà crescere il nostro Paese in un’area dove si registrano ritardi ma anche grandi opportunità di sviluppo, soprattutto nel mondo delle piccole e medie imprese, che sono la spina dorsale dell’economia italiana». L’investimento è stato di 47,8 milioni e si stima che la nuova business unit, in carico a Marco Comastri (ex Ibm e Microsoft) potrà conseguire ricavi per oltre 60 milioni. «A seguito dell’operazione — considera l’ad Pier Andrea Chevallard —, si prevede che circa il 55% dei ricavi di Tinexta sarà generato da attività nel comparto del digitale, con l’acquisizione di nuove competenze e tecnologie in un mercato fortemente attrattivo e in rapida espansione». Il closing delle acquisizioni è atteso all’inizio del 2021, ad eccezione dell’acquisizione della quota di maggioranza di Swascan, perfezionata entro fine anno. Le tre aziende assieme hanno riportato nel 2019 ricavi pro forma per 60,8 milioni: il suo consolidamento dovrebbe quindi incrementare di oltre il 20% quelli di Tinexta. Gli addetti della società di Salza (258,7 milioni di ricavi) saliranno così a 2.000. «Il mercato mondiale della sicurezza digitale nel 2020 vale 120 miliardi di dollari e i trend di crescita sono significativi, il mercato di riferimento italiano invece di questa nostra nuova business unit vale 1,1 miliardi di euro, 900 dei quali rappresentati da grandi clienti e 300 da pmi», osserva Comastri.