Riflessioni
Con le sue scelte di ogni giorno si è fatto simbolo della tutela dei poveri, una missione non sempre facile Omaggio al Papa, per una Chiesa semplice
In questi giorni sentiamo parlare di Papa Francesco con intensità, talora con grande apprezzamento e altre volte con toni critici. Il Papa, che è il simbolo della semplicità e al tempo stesso della tutela dei poveri, è stato anche oggetto di articoli di giornali e in trasmissioni televisive di orientamenti diversi ma sempre di grande franchezza.
Il leggere e l’ascoltare mi spinge alla citazione di un mio libro Le parole delle cose, con prefazione di Natalia Aspesi (La nave di Teseo, 2018). Citare lavori propri non è segno di umiltà, ma il mio è un omaggio a Papa Francesco e per lui, insieme a tutti gli altri che lo vogliono, voglio esprimere l’amicizia e l’affetto. Questo è il piccolo pezzo contenuto nel mio libro.
«La chiesa per i poveri e la chiesa dei ricchi. Sedici Cardinali, sono sedici incisioni appese al muro, del ’700. I Cardinali sono uno vicino all’altro, hanno più di duecentocinquant’anni, sembrano muti, ma parlano. In alto a sinistra ognuno mostra lo stemma del Papa che lo ha nominato Cardinale. Quindici nominati da Pio VI (Giannangelo Braschi) e uno nominato da Clemente XIII (Carlo della Torre Rezzo
«Le parole delle cose» di Cesare Rimini è edito da La nave di Teseo
nico). A destra ogni cardinale mostra il proprio stemma. Una piccola parte della storia della chiesa, ma troppi stemmi. I Cardinali sono delle più grandi famiglie d’Europa e forse è giusto dire i nomi, sedici, uno dietro l’altro: Franciscus Pignatelli, Vincentius Ranuzzi, Ferdinandus Spinelli, Joseph a Batthyan, Aloysius Valenti Gonzaga, Ignatius Boncompagni Ludovisi, Iosephus Garambi, Carolus Livizzani Urbini, Marcus Antonius Columna Palatii, Ludovicus Ioseph de Monmorency-Laval, Ioseph Franciscus de Aversperg Viennensis, Franciscus
Antonius de Lorenzana Legionensis, Philippus Carandinus Pisaurensis, Angelus Maria Durini, Ludovicus Flangini Patritius Venetus, Nicolaus Columna à Stiliano. Se Papa Francesco leggesse la lista direbbe che le cose sono cambiate, e possono cambiare anche di più».
Con il Papa si può essere amici nell’interesse delle persone che Lui vuole proteggere e le mie righe rilette ora sembrano prevenire i tempi che corrono. Il Papa del «buonasera», con le scelte di tutti i giorni, attua la perdita del fasto e crea «la Chiesa per i poveri», come scrivevo nel 2018.