Italia, vigilia surreale El Shaarawy è positivo poi diventa negativo Mancini: «Vinciamo»
Stasera con l’Olanda per allungare in Nations League
Positivo all’ora di pranzo e negativo prima di cena. Stephan El Shaarawy, protagonista della sua prima doppietta azzurra contro la Moldova mercoledì scorso a Firenze, è l’eroe involontario di una giornata nevrotica e schizofrenica, che comincia malissimo e per fortuna finisce bene.
Anche l’Italia di Roberto Mancini deve fare i conti con il virus e succede nella città simbolo dell’emergenza. Il sorriso sparisce dalla faccia del c.t. all’ora di pranzo quando, nell’albergo che ospita la Nazionale, a due passi dall’aeroporto di Orio al Serio, arriva l’esito del settimo tampone in otto giorni. El Shaarawy risulta contagiato «ma a bassa carica virale e noi speriamo che sia un falso positivo», racconta pieno di speranza il profesta sor Ferretti, responsabile dello staff medico della Nazionale. L’attaccante si sottopone anche al test sierologico, che per fortuna è negativo come l’ultimo tampone, l’ottavo della serie, il cui esito arriva dopo le 21 e non in tempo per l’allenamento. Un altro calvario.
Dalle 18 il lavoro sul campo slitta alle 20 e gli azzurri, non avendo l’ultimo riscontro al test molecolare, sono costretti a svolgerlo rispettando il distanziamento. «El Shaarawy sta bene», aggiunge Ferretti. Semplicemente un falso positivo, tanto che oggi, volendo, Mancini potrebbe inserirlo nell’elenco dei 23 per la parti