L’Open d’Italia si presenta a Chervò ricco di campioni e voglia di reagire

Da giovedì 22 a domenica 25 ottobre, sui campi di Chervò, a Pozzolengo, in provincia di Brescia, si giocherà il 77° Open d’Italia di golf. Si giocherà nella bolla, senza pubblico, ma già il fatto che si giochi è un piccolo miracolo: il 16 agosto, quando sembrava che il 2020 si chiudesse senza il torneo più importante del golf italiano, Il presidente della federazione Franco Chimenti (foto) era a Chervò, e parlando con Pietro Apicella, direttore del resort lombardo, buttò lì: «Ma non potremmo giocarlo qua l’Open?». «Due giorni dopo — racconta Apicella — avevamo già ordinato i semi per sistemare i campi». Anche il golf, come tutto lo sport, ha dovuto e deve fare i conti con il Covid. Il montepremi da 7 milioni scende a 1, ma saranno comunque tanti i buoni giocatori, compresi due ex numeri 1 del mondo, il tedesco Martin Kaymer e l’inglese Lee Westwood. Saranno a Chervò l’austriaco Wiesberger, il danese Olesen, campione nel 2018 e tutti gli italiani escluso Francesco

Molinari, appena rientrato sul Pga americano. Si rivedrà Matteo Manassero, tornato a vincere dopo 7 anni sul circuito minore e giocherà per confermare il buon momento di forma Renato Paratore. Insomma l’Open si farà, nonostante tutto, e sarà trasmesso da Sky mentre la Rai manderà in onda la sintesi delle prime tre giornate e la diretta delle buche finali.