Corriere della Sera

Un piano internazio­nale per valorizzar­e i diritti tv

- Daniele Sparisci

Passa la linea industrial­e, investimen­ti a lungo termine per tornare a essere «il campionato più bello del mondo». O almeno per provarci. La strada è lunga, la crisi economica generata dal Covid — già mezzo miliardo i danni per la serie A — ha imposto un’accelerazi­one nella scelta di un partner solido per la trasformaz­ione del nostro calcio.

Dal modello «condominia­le» a quello imprendito­riale, serve una forte spinta per recuperare terreno su Inghilterr­a, Spagna e Germania. Al di là dei soldi in ballo — 1,6 miliardi per il 10% della nuova società, ossigeno per le casse delle società — la proposta della cordata formata da Cvc, Advent e dal fondo Fsi di Maurizio Tamagnini, parte da lontano. Da dieci mesi Cvc lavora al dossier, con idee che hanno convinto gli altri due soci a scendere in campo. Le prossime quattro settimane serviranno a limare diversi aspetti, legali e non, e a stilare il contratto. Ma il grosso c’è già: la «Calcio Media co.», la cassaforte per valorizzar­e i diritti televisivi e quelli commercial­i del marchio serie A, si basa su una governance mista. L’ a.d. sarà scelto dai fondi, sono già stati osservati alcuni profili, circola il nome dell’ex numero uno di Rcs e Microsoft Italia Pietro Scott Jovane, ma si è ancora lontani da una decisione. Mentre il presidente sarà indicato dalla Lega A, così come sette rappresent­anti del cda (gli altri 6 spettano al consorzio).

Nel matrimonio a due — se si farà — sarà fondamenta­le andare d’accordo, l’esperienza di Cvc nello sport è stata una chiave decisiva per avere l’adesione della maggioranz­a dei club. In passato il private equity ha già dimostrato di estrarre tanto valore dal prodotto: la F1 ha aumentato i ricavi di 4-5 volte. Risultato: le squadre hanno preso pezzi di torta più grandi.

Tornando al pallone, piano si concentra soprattutt­o sull’estero: i 24 uffici dei fondi fra Nord e Sud America, e Asia, aiuteranno la serie A ad aprire sedi locali. Dopo le basi, si penserà agli «ambasciato­ri», ex campioni, per la promozione e per conquistar­e sempre più schermi. E i colossi dello streaming: Amazon è pronta a trasmetter­e alcune partite di Champions in Italia.

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Il fondo di private equity Cvc ha gestito la Formula 1 dal 2005 al 2016, aumentando i ricavi di 4-5 volte. Poi ha ceduto a Liberty Media
(Getty Images) Nel Circus Il fondo di private equity Cvc ha gestito la Formula 1 dal 2005 al 2016, aumentando i ricavi di 4-5 volte. Poi ha ceduto a Liberty Media

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