Vaccino, chi riceverà le prime dosi
La casa farmaceutica Pfizer prevede di chiedere la registrazione del suo vaccino all’agenzia Fda Usa nella terza settimana di novembre. «Hanno già iniziato la produzione e probabilmente preparato i documenti — commenta Sergio Abrignani, immunologo, ordinario di Patologia generale all’Università Statale di Milano —, ma devono aspettare che gli studi di Fase 3 su efficacia e sicurezza si concludano con esiti favorevoli». Dopo la richiesta alle autorità regolatorie (Fda ed Ema europea) si attende il via libera che, in caso di approvazione «emergenziale» (una procedura che accelera i tempi), potrebbe arrivare entro gennaio. L’Europa ha già iniziato la produzione dei vaccini Pfizer, così da avere già qualche centinaio di milioni di dosi pronte. Chi riceverà il farmaco per primo? «L’Oms suggerisce medici, infermieri, operatori sanitari, forze dell’ordine, personalità di governo e persone a rischio». Il ministro della Salute, Speranza, ha anticipato che in Italia potrebbero arrivare 2-3 milioni di dosi nella prima tranche, sufficienti per circa un milione di persone. «Le due dosi necessarie per ciascuno vengono fatte a un mese di distanza: se si inizia a febbraio, i primi a essere vaccinati saranno protetti da fine marzo». C’è ancora tutto l’inverno da passare senza abbassare la guardia.