Corriere della Sera

Calenda: corro per Roma

L’annuncio della candidatur­a a sindaco di Roma. Fredda la reazione dei dem: «Partecipi alle primarie»

- Di Maria Egizia Fiaschetti

«Mi candido a sindaco di Roma: un dovere e una grande avventura». Così Carlo Calenda ospite da Fazio ha annunciato la sua candidatur­a. «Auspico un appoggio largo. I mali di Roma vengono da lontano, ma con M5s e Raggi è peggiorato tutto».

«Mi candiderò per fare il sindaco di Roma». Intervista­to da Fabio Fazio a Che tempo che fa Carlo Calenda, leader di Azione, ufficializ­za la sua corsa per il Campidogli­o alle elezioni comunali della prossima primavera. Se non fosse che l’annuncio non sposta di una virgola la linea tenuta finora dal Nazareno: «È una non notizia, si sapeva da mesi. Benvenuto, ce ne sono altri di candidati. La strada da seguire è quella delle primarie». Tra i maggiorent­i locali del Pd, tuttavia, più di qualcuno confida che l’ex ministro dello Sviluppo economico invece di correre da solo (ipotesi che oltre a sottrarre voti agli ex alleati, rischia di favorire il centrodest­ra in un eventuale ballottagg­io) si lasci convincere.

Calenda in tv ridimensio­na l’argomento delle primarie ritenendol­o secondario, mentre indica come priorità la costruzion­e di «un campo largo» che, oltre alle forze politiche, includa le esperienze civiche e sociali cresciute nei Municipi. Per smarcarsi dal punto di maggiore conflittua­lità con i dem evidenzia le difficoltà di organizzar­e la consultazi­one tra gli elettori di centrosini­stra in piena crisi sanitaria con le persone «che hanno paura a uscire di casa».

E però, nonostante l’endorsemen­t dell’ex premier Enrico Letta che ha definito la sua candidatur­a «una buona opzione», non si intravedon­o segnali di disgelo: «Partecipia­mo insieme al tavolo del centrosini­stra e auspico un appoggio largo — il messaggio lanciato da Calenda al suo ex partito — perché per rimettere a posto la città serve un lavoro corale. Dovrebbero appoggiare la mia candidatur­a se pensano che io sia la persona adatta a governare Roma».

Altro tema divisivo, il rapporto con i grillini: «Penso che si possano fare compromess­i su tutto, ma non sui valori. Entrambi crediamo che la gestione dei Cinque Stelle sia stata disastrosa: i mali di Roma vengono da lontano, ma con Raggi tutti gli indicatori sono peggiorati». Da «socialdemo­cratico liberale, né di destra né di sinistra», il leader di Azione ritiene che ci si debba confrontar­e sul «buongovern­o», mentre la politica si è ridotta allo «scontro ideologico», al «tifo per questa o quella tribù».

La sua corsa in avanti (prima di lui a bruciare tutti sul tempo è stata la sindaca uscente, Virginia Raggi, che punta al secondo mandato) potrebbe imprimere un’accelerazi­one alle mosse del centrodest­ra che, dopo un paio di incontri preliminar­i tra i leader di Lega, FdI e FI tornerà a riunirsi questa settimana: «A Roma non ci sarà un nostro candidato — assicura il segretario del Carroccio, Matteo Salvini —, ma un candidato del centrodest­ra al completo che proviene dalla società civile». Si starebbe pensando a un profilo managerial­e con esperienza di governance. Quanto alla fuga in avanti di Calenda, Salvini non lesina battute: «Ho la pelle d’oca».

Nessuna conferma, invece, dell’ipotesi che il prescelto dal centrodest­ra sia il giornalist­a Massimo Giletti. Nel prendere le distanze dai rumors che lo vorrebbero pronto a raccoglier­e la sfida per il Campidogli­o, il conduttore di Non è

l’arena smentisce «di aver mai citato il nome della Raggi e di aver detto: “Ci vuole poco a far meglio”». Nei giorni scorsi le affermazio­ni attribuite­gli hanno scatenato i commenti taglienti di Calenda. «Ho troppo rispetto per il sindaco Raggi — insiste Giletti — per dire cose del genere. Non è il mio linguaggio e non è il mio stile».

Giletti smentisce le frasi che gli sono state attribuite su Raggi: non è il mio stile, la rispetto

Salvini: nella Capitale ci sarà un candidato del centrodest­ra che arriva dalla società civile

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Ospite Il leader di Azione Carlo Calenda, 47 anni, ieri in collegamen­to con Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa su Rai3

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