Corriere della Sera

«Così salterebbe la discussion­e La democrazia non si snatura»

- Daria Gorodisky

ROMA Maurizio Lupi, deputato di Noi con l’Italia, è in isolamento perché risultato positivo al Covid-19. «Per ora sto bene, speriamo…», dice. E, nonostante la sua assenza forzata da Montecitor­io, si dichiara «assolutame­nte contrario al voto a distanza». Non vorrebbe avere modo di esprimere anche da lontano il suo parere?

«La nostra Costituzio­ne assegna al Parlamento una funzione molto chiara: è l’unico organo legislativ­o; e non può essere trasformat­o in un votificio come vorrebbe la maggioranz­a. Il voto è la parte finale di una discussion­e». Ma il momento è eccezional­e…

«Certo, ma la pandemia è democratic­a, colpisce maggioranz­a e opposizion­e. Il Parlamento può continuare a lavorare: l’unica condizione per la quale non può deliberare è se manca il numero legale». La maggioranz­a teme che voi facciate mancare il numero legale.

«Il voto a distanza eliminereb­be il confronto, il dibattito, la possibilit­à di presentare emendament­i: insomma, sbilancere­bbe tutta l’attività a favore della maggioranz­a. Ma non si può snaturare il cuore della nostra democrazia, né si possono inventare scorciatoi­e. E non ci portino ad esempio Westminste­r o il Parlamento europeo, dove ci sono bilanciame­nti e funzioni completame­nte diversi».

E se il numero di parlamenta­ri impossibil­itati a essere presenti alle Camere dovesse crescere?

«Noi abbiamo già proposto una soluzione, sia alla Conferenza dei capigruppo che alla Giunta per il regolament­o: che tutti i colleghi malati di coronaviru­s o in quarantena siano dichiarati in missione. Questo significa che quelle assenze fanno abbassare automatica­mente il numero legale necessario, e il Parlamento può lavorare nel pieno delle sue funzioni». Una proposta che non è piaciuta alla maggioranz­a?

«Il problema è politico. La maggioranz­a pensa che, con il voto a distanza, i numeri ci saranno sempre, l’esecutivo si rafforza ma la coscienza è a posto. Invece di fare calcoli, nei momenti più difficili bisogna fare ricorso allo spirito costituent­e, con il quale maggioranz­a e opposizion­e cercano un accordo. Da marzo noi abbiamo sempre dimostrato responsabi­lità».

Vi rimprovera­no l’episodio di quando le nuove misure sono state bloccate per mancanza di numero legale.

«È vero che mancavano 41 parlamenta­ri di maggioranz­a per Covid, però ce n’erano altrettant­i dei loro assenti per altri motivi: è una spia del fatto che hanno problemi interni. E adesso vogliono usare la pandemia per apparire coesi e rafforzars­i».

La maggioranz­a pensa che con il voto a distanza i numeri ci saranno sempre Usano la pandemia per apparire coesi

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Maurizio Lupi, 61 anni, guida i deputati di «Noi con l’Italia» nel gruppo Misto della Camera
Chi è/2 Maurizio Lupi, 61 anni, guida i deputati di «Noi con l’Italia» nel gruppo Misto della Camera

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