MES, GOVERNO PARALIZZATO DA IDEOLOGIA E ILLUSIONI
Caro direttore, mi chiedo e le chiedo perché i nostri politici tendono sempre a complicare decisioni che, invece, dovrebbero essere abbastanza semplici da prendere. Parliamo del Mes, che tanto scompiglio crea nella maggioranza e nell’opposizione; basterebbe non rifiutarlo per intervenire nelle impellenti necessità sanitarie di tutte le Regioni. Il prossimo anno, poi, quando l’Unione Europea farà pervenire i miliardi del Recovery Fund, il governo potrebbe decidere di restituire subito l’intera somma di circa 37 miliardi del Mes. Credo che questa soluzione garantirebbe tutte le forze politiche e permetterebbe il rapido rafforzamento delle strutture sanitarie pubbliche. Altre semplici e importanti decisioni sono possibili in altri settori, come, ad esempio, il sapere spendere tutti i fondi che l’Europa mette a disposizione e che le Regioni non sfruttano. Basterebbe l’azione di una cabina di regia con poche e adeguate strutture in supporto. Beppe Latrofa
Caro signor Latrofa, La vicenda del Mes, il prestito che l’Europa ci mette immediatamente a disposizione a tassi molto vantaggiosi per il nostro sistema sanitario, sta diventando davvero kafkiana. Il presidente del Consiglio e il ministro dell’Economia non lo stanno chiedendo per il timore che il Movimento cinque stelle si spacchi su questa decisione. E perché il M5S potrebbe dividersi? Perché fino alle elezioni scorse i grillini hanno conquistato voti con parole d’ordine antieuropee e hanno raccontato la favola su un «potere forte» residente a Bruxelles sempre in agguato e pronto a commissariare il Paese. Non è servito a nulla che le condizioni del Mes siano state cambiate: l’ideologia prevale su tutto, non c’è niente da fare. Questo è l’orientamento di una parte dell’attuale maggioranza nonostante le condizioni drammatiche in cui ci troviamo. Naturalmente si cerca anche di ammantare tutto con spiegazioni diverse: alcuni esponenti del governo hanno affermato, ad esempio, che sarebbe meglio aspettare i finanziamenti a fondo perduto del Next Generation Eu piuttosto che chiedere altri prestiti che aumenterebbero il debito nazionale. Ragionevole, peccato che i fondi del Recovery arriveranno, se va bene, tra un anno mentre ospedali e strutture sanitarie hanno bisogno di interventi immediati. La domanda finale agli oppositori allora è questa: ma di cosa avete paura? Se non credete alla Commissione europea e all’assenza di clausole vessatorie nel Mes, provate a fare un ragionamento più banale: perché l’Italia non dovrebbe essere in grado di restituire un prestito (vantaggioso) di 37 miliardi al massimo? Per questa piccola frazione di debito (sui 2.600 miliardi in totale) davvero pensate che arriveranno i cosacchi europei a dettarci legge?