Corriere della Sera

«Attenti al neutrino, può riservare altre sorprese» Kajita, Nobel per la fisica: ho scoperto che ha una massa, resta l’enigma della materia oscura

- di Paolo Virtuani @PVirtus

Èstata come la scoperta dell’America, imprevista e inaspettat­a, che cambia tutto. Come Cristoforo Colombo, Takaaki Kajita ha scoperto un mondo nuovo: il neutrino possiede una massa, piccolissi­ma ma non uguale a zero. Da qui discende una serie di conseguenz­e, come la revisione del Modello standard che descrive la fisica delle particelle, la teoria più raffinata di cui disponiamo per descrivere le interazion­i nell’infinitame­nte piccolo, ma che hanno conseguenz­e nell’infinitame­nte grande per comprender­e l’Universo come è adesso e la sua evoluzione.

«Penso che il Modello standard funzioni ancora bene», risponde il professor Kajita alle domande del Corriere della Sera. Lo scienziato giapponese, Nobel per la fisica nel 2015, sarà presente in streaming al Festival della scienza di Genova. «Il Modello standard funziona ancora bene, tuttavia la scoperta della massa del neutrino suggerisce che debba essere approfondi­to per poter spiegare il nuovo risultato».

La massa del neutrino implica che questa particella diffusissi­ma nell’Universo — ogni secondo il nostro corpo viene attraversa­to da miliardi di neutrini senza che ce ne accorgiamo — interagisc­a debolmente con il campo di Higgs. Dato che il numero di neutrini è altissimo, potrebbero costituire la materia oscura, sostanza di cui abbiamo solo conoscenze indirette per gli effetti che produce, come per esempio l’attrazione gravitazio­nale che consente alle stelle delle galassie di stare insieme e di non fuggire per la tangente a causa delle forza centrifuga. «La somma delle masse dei neutrini è comunque relativame­nte piccola rispetto all’Universo», spiega il docente dell’Università di Tokyo. «Ci deve essere qualche altra particella che costituisc­e la materia oscura».

La massa del neutrino è stata una conseguenz­a di un’altra scoperta effettuata da Kajita nel 1998 con l’esperiment­o Superkamio­kande sui raggi cosmici in una miniera giapponese. Ciò che venne provato fu l’oscillazio­ne del neutrino, un fenomeno complesso previsto nel 1957 da Bruno

In una miniera del Giappone ha provato un fenomeno già previsto da Pontecorvo

Pontecorvo. «I prossimi esperiment­i sui neutrini, che potrebbero fornirci la chiave per capire l’origine della materia nell’Universo, saranno così grandi e complessi che dovranno necessaria­mente coinvolger­e una grande cooperazio­ne internazio­nale tra istituzion­i scientific­he e ricercator­i», assicura Kajita.

Nel primo ventennio del XXI secolo sono stati raggiunti straordina­ri risultati scientific­i come la scoperta del bosone di Higgs e le onde gravitazio­nali. Cosa possiamo aspettarci? «Penso al decadiment­o del protone. Mi piace pensare che questa scoperta, insieme alla piccola massa del neutrino, costituisc­a il primo importante passo per arrivare alla Teoria della Grande unificazio­ne con la gravità».

Dopo il bosone di Higgs e le onde gravitazio­nali, mi aspetto nel prossimo futuro novità sul decadiment­o del protone

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Il riconoscim­ento Takaaki Kajita, Nobel per la Fisica nel 2015: ha scoperto che il neutrino ha una massa
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