Belotti non basta al Toro ma Giampaolo è ottimista
Scatta il Toro con il rigore di Belotti. Reagisce il Cagliari con il tremendo uno-due firmato da Joao Pedro e Simeone. Ancora Belotti (83 gol granata in A, superato Valentino Mazzola) per il 2-2, quindi la «papera» di Sirigu che regala il 3-2 agli ospiti (sempre Simeone) prima del miracolo di Cragno — ben oltre il 90’ — sulla spettacolare rovesciata del solito Belotti. Partita bella, equilibrata, alla fine amarissima per la banda Giampaolo, che incassa il gol-partita nel momento in cui era in pieno controllo.
Il Cagliari sembra aver trovato lo spartito tattico giusto. Il Toro deve invece ancora mandare a memoria il suo. Primo successo in questo campionato per i sardi. Funziona la virata sul 4-2-3-1, sistema che esalta Simeone là davanti e calza su misura per le caratteristiche tecniche dei vari Nandez (devastante per intensità sulla destra), Joao Pedro (di fatto regista avanzato) e Sottil (ala fresca, veloce e imprevedibile). In attesa del miglior Ounas. «Ho lasciato da parte alcune mie idee — dice Di Francesco — per venire incontro alle esigenze dei giocatori».
Resta invece a quota zero il Toro, che a sprazzi ha mostrato di essere vicino al «decollo», ma che dopo tre stop in altrettante gare deve darsi una mossa, anche per evitare che nella testa dei giocatori subentrino pericolosi «complessi». Il calendario aiuta poco in questo senso: Sassuolo in trasferta e Lazio in casa i prossimi impegni in campionato. «Ora conta che i ragazzi continuino a credere in ciò che facciamo — dice Giampaolo —. Servirebbe qualche punto per galleggiare meglio. Andiamo avanti col 4-3-1-2, paghiamo un po’ di discontinuità nel lavoro, ma la squadra risponde bene. Miglioreremo presto».