Corriere della Sera

Luis Alberto e Immobile La Lazio piega il Bologna

- Stefano Agresti

Non è la Lazio di Champions, non domina il Bologna come il Borussia, ma vince comunque (2-1) e risale almeno un po’ in classifica. Decisiva una traumatica scelta di Inzaghi a 3 minuti dall’intervallo, dopo un primo tempo sempre in mano agli avversari: fuori Leiva e Marusic, evidenteme­nte provati dalla Coppa e dediti a camminare in campo anziché a correre, e dentro Escalante e Lazzari. È la mossa che rimette in equilibrio l’andamento della partita. Il resto lo fa Luis Alberto, il quale al 9’ della ripresa s’inventa un gol pazzesco: ruba palla a Danilo, supera Schouten con un tunnel, scaraventa in rete. A un quarto d’ora dalla fine Immobile, fino a quel momento estraneo alla gara, raddoppia su assist in rovesciata di Fares e chiude la gara. Tardiva la rete di De Silvestri al 91’.

Il Bologna perde ancora, è la quarta volta in 5 partite, però anche a Roma non lo meriterebb­e. Soprattutt­o nel primo tempo la squadra di Mihajlovic tiene in mano la partita, impedendo alla Lazio non solo di fare gioco ma per lunghi tratti anche di uscire dalla propria metà campo. Semmai i rossoblù hanno la colpa di costruire poco: mancano nell’ultimo passaggio e sprecano sul limite dell’area le opportunit­à che potrebbero creare. In gol ci vanno al 13’ con Svanberg ma l’arbitro non ha ravvisato un tocco di Schouten sulla gamba di Leiva in avvio di azione: chiamato alla Var, annulla. Vicino alla rete ci va Palacio al 32’ e poi, quando la Lazio è già avanti, Orsolini su punizione (61’): il suo sinistro coglie la traversa. A Mihajlovic resta il sapore amaro di un’altra occasione buttata.

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Luis Alberto, 28 anni, spagnolo
(LaPresse) Garanzia Luis Alberto, 28 anni, spagnolo

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