«Le Iene», l’ascolto del programma cresce in modalità on demand
Sono ripartite con ottobre Le Iene, il programma di punta della «giovanile» Italia 1: i dati delle Iene sono particolarmente interessanti per capire come funziona oggi la televisione, e che vantaggi può sfruttare (ma sfrutta ancora troppo poco) un editore televisivo. I dati del consumo cosiddetto «lineare» del programma — ovvero della messa in palinsesto — sono in linea con le consuete medie, solo un po’ sotto al risultato complessivo del 2020: 1.585.000 spettatori, per il 9,4% di share nel doppio appuntamento settimanale di ottobre (sei puntate). Ma la forza delle Iene sta nella sua adattabilità al contesto di una televisione che oggi
TG1. EDIZIONE STRAORDINARIA Giuseppe Conte 7.418.000 spettatori, share 26,72%. Rai1, domenica 18 ottobre ore 21.28
9-1-1 si guarda su molti device connessi in rete (come pc, tablet, smartphone, smart tv), soprattutto in modalità «non lineare» (ovvero on demand) e ancor di più in forma «clippizzata» (ovvero in porzioni brevi di contenuto che girano in rete e fra i social). Il programma si presta particolarmente a questo lavoro editoriale. Se il consumo lineare è puntuale, ha un inizio e una fine che corrisponde, quello non-lineare è dinamico, e cresce di un pezzo ogni giorno, specie se il contenuto incrocia l’interesse del momento.
È quanto hanno saputo fare alcune clip che, nel corso del mese di ottobre, sono state molto viste online: per esempio il servizio di Michele Cordaro
sui «negazionisti del Covid» o lo scherzo a Enzo Miccio e altri ancora. Il risultato: nello stesso mese di ottobre, le clip (tecnicamente «parte di un contenuto originale») delle Iene sono al primo posto dei contenuti con maggior tempo di visione (con oltre 44 milioni di minuti visti, o TTS-D). Se guardiamo alla puntata del 15 aprile, le clip e i contenuti on demand generano un ascolto medio digitale di 106.000 spettatori, il 7% dell’ascolto complessivo del programma. (a.g.)
In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca Italia, iPort Nielsen su dati Auditel