Corriere della Sera

Melania & Donald L’ora dell’addio?

I tabloid rilanciano: divorzio da 50 milioni Ma la biografa della first lady frena: «Non accadrà, sono fatti l’uno per l’altra»

- Di Candida Morvillo Washington Post,

Fino a ieri, dalle parti della Casa Bianca, la domanda non era se Donald e Melania Trump divorziano, ma quando divorziano. Tanti hanno fatto due più due partendo dalla biografia «The Art of Her Deal: The Untold Story of Melania Trump» del premio Pulitzer Mary Jordan, in cui si dice che, dopo l’elezione del 2016, i due avevano rinegoziat­o il contratto prematrimo­niale. In che termini, non si sa, ma il concetto è che la first lady si sarebbe impegnata, dietro adeguata promessa di compenso, a rimanere sposata almeno finché il marito restava presidente. Ergo, agli occhi della first lady, l’insediamen­to di Joe Biden tanto avverso al consorte equivarreb­be, invece, a un passaporto per la libertà. «Melania sta facendo il conto alla rovescia», hanno titolato una marea di tabloid e siti inglesi e Usa.

Però, ieri, proprio Mary Jordan se n’è uscita con un lungo articolo in cui prevede che i due non si lasceranno e che, anzi, sono fatti l’uno per l’altra e l’ha pure pubblicato sul

che certo non brilla per simpatie trumpiane. Il verdetto suo e degli esperti interpella­ti è che i teorici del divorzio stanno solo proiettand­o su Melania il loro desiderio di liberarsi del presidente. Ad avvalorare la tesi, l’impegno della first lady in campagna elettorale e un tweet in cui auspica il riconteggi­o dei voti. Certo, i segnali di quanto Melania potesse agognare la libertà si erano visti a partire dalla cerimonia di insediamen­to il 20 gennaio 2017, quando lui si volta a dirle e qualcosa e la faccia di lei s’incupisce di colpo. La moviola del video, con la mascella che le si serra e gli occhi che le s’infossano è il ritratto di chi realizza che dovrà ingoiare parecchi rospi. Poi, c’era stata la scena della coppia presidenzi­ale che scende dall’Air Force One in Israele, lui fa per prenderle la mano, ma lei lo scaccia via. Da allora, ogni occasione è stata buona per riciclare sui social l’hashtag #FreeMelani­a, #MelaniaLib­era.

Il confronto con Ivanka, la figlia prediletta che Trump ha avuto dalla prima moglie Ivana, è stata una spina costante nel fianco, con Melania spesso confinata nell’ala Est della Casa Bianca, o lì autoesilia­ta, vai a sapere, mentre Ivanka nell’ala Ovest passava per vera zarina della situazione.

Melania è sopravviss­uta scegliendo la linea delle poche parole e della molta pazienza. Ne ha avuta quando ha fatto irruzione Stormy Daniels, la pornostar che sostiene di aver ricevuto 130 mila dollari da Donald per tacere di un rapporto sessuale del 2006. Ne ha avuta quando si sono fatte avanti dal passato 69 donne che lamentavan­o da parte di Mister Trump «contatti sessuali indesidera­ti» o «comportame­nti inappropri­ati. Le hanno contate Monique El-Faizy e Barry Levine nel libro «All the President’s Women: Donald Trump and the Making of a Predator».

E pare di vedere in loop la moviola del volto di Melania che si fa cupo, cupo e ancora cupo. Lei, però, era preparata. Secondo Jordan, nei primi mesi di presidenza, si era trattenuta a New York proprio per rinegoziar­e l’accordo prenuziale: diventare first lady, coi «fastidi» che ne conseguono, aveva un prezzo che andava fissato. Per un presidente, venire lasciato dalla moglie è una pessima pubblicità e, insomma, quello sarebbe il momento in cui Melania ribalta la sua scomoda posizione: a fronte del rischio di subire umiliazion­i e pressioni, incassa la certezza di guadagnarc­i qualche milione di dollari e la garanzia di un posto nell’impero per il figlio Barron.

È probabile che Jill Biden o Michelle Obama abbiano ragionato diversamen­te, ma non hanno mariti stimati due miliardi di dollari e sulla loro faccia abbiamo visto solo moviole d’amore. Né Barack e Joe hanno precedenti di divorzi milionari. Su Melania, invece, fantastica­no coi calcoli gli avvocati di tutto il mondo. In sintesi: Donald liquidò Ivana, 30 anni fa, lasciandol­a con tre figli piccoli, venti milioni di dollari e varie case; alla seconda moglie, Marla Maples, col quale ha una sola figlia, disse addio con 20 milioni. L’ipotesi è che Melania, con un solo figlio, possa aspirare a 50 milioni più case e gli alimenti per il figlio, poiché Donald, si presume, è diventato più ricco e perché lei l’ha supportato in anni difficilis­simi. Alla fine, sapremo se era vero amore o un vero affare solo dopo l’insediamen­to di Biden.

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All’ Inaugurati­on Day, presto diventato un meme, Melania esibisce un sorriso ampio, che sparisce dopo una parola del marito
La pornostar Stormy Daniels (con l’avvocato Michael Avenatti) ha detto nel 2018 di avere ricevuto da Trump 130 mila dollari per tacere di un loro rapporto
In visita in Israele, la first lady respinge la mano del marito scendendo dall’Air Force One. A sinistra, Melania Trump
Le crisi All’ Inaugurati­on Day, presto diventato un meme, Melania esibisce un sorriso ampio, che sparisce dopo una parola del marito La pornostar Stormy Daniels (con l’avvocato Michael Avenatti) ha detto nel 2018 di avere ricevuto da Trump 130 mila dollari per tacere di un loro rapporto In visita in Israele, la first lady respinge la mano del marito scendendo dall’Air Force One. A sinistra, Melania Trump

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