Corriere della Sera

Berlino, 1.600 poliziotti a caccia dei ladri di Dresda Ma i diamanti sono spariti

Tre arresti tra i Remmo, clan della mala turca. Il furto un anno fa

- Irene Soave

Il valore della refurtiva è stato sempre definito «inestimabi­le» dai report di polizia e dalla direzione del museo: un saccheggio di gioielli settecente­schi tra cui tre parure di diamanti e brillanti stimate attorno al miliardo di euro. Il furto, avvenuto quasi un anno fa (era il 25 novembre 2019) alla «volta verde», la «Grünes Gewölbe», cioè la sala del Tesoro del castello di Dresda. Ieri a Berlino sono stati arrestati tre presunti autori del «furto più clamoroso del dopoguerra» — così era stato definito dai giornali — in una caccia all’uomo che ha tenuto impegnati per 6 ore circa 1.600 poliziotti. Ancora nessuna traccia dei diamanti.

I tre arrestati — con l’accusa di rapina e incendio doloso — sono due 23enni e un 26enne con la cittadinan­za tedesca; ancora latitanti, ora ricercati su scala globale, i due gemelli Abdul Majed Remmo e Mohamed Remmo, 21 anni, che fanno parte dello stesso clan. Le indagini ritengono coinvolte 7 persone almeno.

I Remmo sono tra le famiglie criminali più note in Germania: di origine anatolica, più di 500 parenti, vivono nel Paese da metà circa degli anni

Ottanta. E sarebbero anche i responsabi­li di un altro clamoroso furto: quello del 2017 in cui dal berlinese Museum Bode sparì una moneta d’oro da cento chili (mai ritrovata).

Il blitz della polizia al quartiere Neukölln di Berlino è scattato all’alba di ieri e durato mezza giornata: strade chiuse al traffico, impiegato un ariete, setacciati in un isolato dopo l’altro 20 appartamen­ti, 2 garage, un caffè e diverse automobili. Senza trovare nulla.

Il furto a Dresda risale al 25 novembre scorso, quando sparirono da una vetrina perforata con un’ascia 20 gioielli

barocchi. Tra questi il famoso «Sàssone bianco», diamante da 49 carati del valore di 12 milioni di dollari. Il più prezioso, il «Verde di Dresda», 41 carati, scampò alla razzia: era in mostra a New York.

La camera della «Grünes Gewölbe» fu fatta costruire dall’elettore sassone Augusto il Forte (1670-1733) tra il 1723 e il 1730 e oggi è stata trasformat­a in un museo in due sezioni. La parte storica si trova al piano terra della Residenzsc­hloss. In totale sono 4 mila gli oggetti preziosi contenuti nel museo, tra gioielli, pietre preziose, oggetti in avorio, argento, ambra. Il valore dei gioielli rubati — che a gennaio un’agenzia di investigat­ori israeliani aveva rintraccia­to sul Dark Web — è stato definito «inestimabi­le» perché mentre le pietre e i metalli in sé non sono tutti di grande valore lo è la foggia dei gioielli, e il contributo alla storia artistica e culturale del Paese.

Gli inquirenti pensano — e sembra improbabil­e che interrogar­e i tre arrestati di ieri potrà fornire loro nuovi elementi decisivi — che il colpo sia stato commesso materialme­nte da due persone «di statura molto piccola», che riuscirono a entrare nella stanza del tesoro attraverso una finestra con delle inferriate. L’azione, parzialmen­te ripresa da una telecamera, durò pochi minuti, e i ladri riuscirono a scappare a bordo di una Mercedes 500 mascherata da taxi. Sul posto anche un guardiano finì fra i sospettati, nell’imbarazzo del museo la cui sicurezza era notoriamen­te piena di falle.

Il valore della refurtiva è «inestimabi­le». Preso anche il rarissimo «Sàssone bianco»

 ??  ?? Il museo
La sala «Grünes Gewölbe» del castello di Dresda, dove è in mostra il tesoro della corona sassone
Il museo La sala «Grünes Gewölbe» del castello di Dresda, dove è in mostra il tesoro della corona sassone

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy