Corriere della Sera

Video hard in rete, la licenziano «Tradita dal mio ex: mi fidavo»

Torino, la 22enne lavorava in asilo. A processo una mamma e la dirigente scolastica

- (Fotogramma) Simona Lorenzetti

Anche solo parlarne adesso le crea imbarazzo. Sono trascorsi più di due anni da quando l’ex fidanzato ha fatto circolare sulla chat dei compagni della squadra di calcio le sue foto osé e un video a luci rosse. Immagini che avrebbero dovute rimanere private. Invece quei momenti di intimità sono diventati virali e tutto è divenuto pubblico. Da quel giorno la vita di questa giovane donna di 22 anni, che ama stare con i bambini e faceva la maestra d’asilo, è stata stravolta. Non solo il suo corpo si è trasformat­o in oggetto di scherno, ma lei ha perso anche il lavoro: costretta alle dimissioni dalla direttrice scolastica e umiliata dalle chiacchier­e di una collega e di una coppia di genitori. «Soffro ancora per quello che è accaduto — racconta nei verbali agli atti dell’inchiesta —. Il mio ex ha tradito la mia fiducia, mai avrei pensato che mettesse le mie foto su una chat».

Una storia di veleni e di tradimenti che arriva dalla provincia di Torino e che è raccontata in un’inchiesta in cui sono indagate cinque persone che — a vario titolo — rispondono

L’uomo li ha diffusi tra i compagni del calcetto La ragazza: «Soffro ancora tantissimo»

di diffamazio­ne, violenza privata e divulgazio­ne di materiale privato.

È l’inverno del 2018 quando la ragazza conosce un calciatore dilettante del paese. Lui ha qualche anno in più di lei e per alcuni mesi la loro relazione è scandita dalla passione. Per gioco lei gli invia un book fotografic­o: diciotto immagini erotiche, alle quali aggiunge un video a luci rosse. Ma l’amore finisce e gli scatti rimangono nella memoria del telefono del ragazzo, che inoltra sulla chat dello spogliatoi­o le immagini hard vantandosi della conquista. Tra queste ce n’è una che riporta il nome e cognome della maestra. E così tutti sanno a chi appartiene quel corpo nudo ritratto dall’obiettivo di uno smartphone. La situazione sfugge di mano quando a intercetta­re il materiale erotico è la moglie di un altro calciatore. La donna riconosce la maestra d’asilo del figlio e grida allo scandalo. Spedisce, con la complicità del marito, le foto ad altre mamme e — stando alle accuse della Procura — arriva a minacciare la ventiduenn­e di mettere al corrente la direttrice scolastica se avesse sporto denuncia contro l’ex fidanzato. La maestra (difesa dall’avvocato Domenico Fragapane) non si lascia intimorire e presenta querela. Ma le fotografie continuano a circolare e anche una collega di lavoro inoltra le immagini alle amiche. Disperata, la ragazza si rivolge alla direttrice scolastica e le racconta i propri tormenti. «Tutti sanno che sono io», confessa ammettendo la vergogna. Ma ormai le foto e il video sono motivo di discussion­e all’interno dell’asilo. La maestra approfitta di qualche settimana di ferie sperando che la bufera si plachi, ma alla fine la direttrice la convince che è meglio rassegnare le dimissioni.

Un gesto per nulla indolore. Due anni dopo la giustizia ha fatto in parte il suo corso. L’ex fidanzato (difeso dagli avvocati Alessandro Dimauro e Pasqualino Ciricosta) si è pentito. Ha risarcito la giovane, ottenendo così il beneficio della messa alla prova: un anno di servizi sociali. Direttrice dell’asilo e mamma «spiona» (assistite rispettiva­mente da Valentina Zancan e Flavia Pivano), invece, affrontera­nno il dibattimen­to: alla prima viene imputato di aver obbligato la ragazza alle dimissioni e di averla diffamata spiegando ai genitori dei bambini il motivo del suo addio; alla seconda di aver diffuso le immagini. Il marito di quest’ultima e la collega di lavoro della vittima, invece, hanno scelto riti alternativ­i.

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Il cuore di pullman che si sono riuniti ieri mattina nel parco di Leolandia
Dall’alto Il cuore di pullman che si sono riuniti ieri mattina nel parco di Leolandia

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