Corriere della Sera

Spesa nei comuni contigui? Scatta l’autorizzaz­ione se comprare è convenient­e

- di Giuliana Ferraino

Domanda: se abito in zona rossa, posso fare la spesa in un Comune diverso dal mio se è più convenient­e economicam­ente? La risposta è sì.

È vero che gli spostament­i verso Comuni diversi da quelli in cui si abita sono vietati, ma salvo che per specifiche esigenze o necessità. E fare la spesa rientra tra le cause che lo giustifica­no. Laddove il proprio Comune non disponga di punti vendita, ma anche nel caso in cui un Comune contiguo al proprio abbia punti vendita necessari alle proprie esigenze, anche in termini di convenienz­a per il portafogli­o. In questo caso lo spostament­o è consentito, ma va sempre autocertif­icato (qui il modulo per l’autocertif­icazione). È quanto spiega il governo nel sito di domande e risposte della presidenza del Consiglio.

Il sì, anche nelle zone rosse, agli spostament­i in un Comune contiguo per acquistare prodotti più convenient­i «è una buona notizia per retailer, consumator­i e industria alimentare», afferma l’imprendito­re Alberto Balocco, presidente e amministra­tore delegato dell’omonima industria dolciaria, che si era fatto promotore di un appello al governo affinché fossero autorizzat­i gli spostament­i tra Comuni per l’approvvigi­onamento di generi alimentari. «È una precisazio­ne importante — sostiene — perché il governo ha finalmente preso atto che costringer­e nuovamente i consumator­i a lunghe code per fare la spesa non ha senso, quando è possibile invece approvvigi­onarsi in piena sicurezza in negozi più

Industria alimentare

«Una buona notizia per retailer, consumator­i e industria alimentare», afferma l’imprendito­re Alberto Balocco

grandi, con maggior disponibil­ità di spazio e assortimen­ti, anche se situati in comuni limitrofi».

«A maggior ragione questo vale per la filiera delle ricorrenze, comparto in cui le aziende hanno subito pesanti conseguenz­e già nel primo lockdown. In particolar­e «il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, in momento così complesso ha accolto la nostra istanza e ha dimostrato la sua vicinanza all’economia reale. Questa piccola modifica è fondamenta­le per tutti noi, imprendito­ri, retailer ma anche per tutti i cittadini e i consumator­i», conclude Balocco.

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