«Con Pietro anche io ho riscoperto l’ambiente»
Valentina Tribolo, una delle mamme coinvolte nel progetto
«La generazione di Pietro è molto predisposta a riciclare, questi bambini sono migliori di noi». Pietro ha 8 anni e frequenta la terza elementare alla Scuola Primaria «Gignese ai suoi prodi» di Verbano-Cusio-Ossola, vicino Novara. A parlare è la sua mamma, Valentina Tribolo, coinvolta con tutta la famiglia nell’avventura del concorso Riciclo di classe che la pluriclasse di Pietro ha vinto l’anno scorso.
Il progetto, adesso alla sua seconda edizione, è promosso da Conai e Corriere della Sera ed è rivolto alle scuole primarie per coltivare il valore della cittadinanza ambientale. Un progetto che coinvolge gli insegnanti (per loro, l’1 e il 10 dicembre due webinar), ma anche i genitori, chiamati a essere parte attiva. «Aiutando Pietro ci siamo migliorati tutti come famiglia e lui fa da supervisore in casa, controllando che differenziamo bene» ride Valentina. «I bambini sono molto più rispettosi di noi adulti, perché vogliono un mondo pulito, anche per il bene degli animali. Vediamo spesso documentari sulla natura e quando Pietro sente, per esempio, che le balene muoiono perché ingoiano la plastica, dice sempre che è colpa di chi non fa la raccolta differenziata»
I bambini sono il futuro migliore su cui investire. E servono già oggi il loro entusiasmo, la loro spontaneità e il loro senso di responsabilità, spesso molto più sviluppato che negli adulti. Soprattutto per salvaguardare la salute del Pianeta. La loro allegria, per fortuna, è contagiosa. Come lo è stato l’uso della fantasia per partecipare al progetto Riciclo di classe, costruito su una «cassetta degli attrezzi» speciale: il teatro. Per via del lockdown trasferito nelle case degli alunni, diventate quartier generale per la messa in scena dello spettacolo «Dipende da noi». Con i suoi eccentrici protagonisti: Carta, Vetro, Plastica, Alluminio, Legno e Acciaio.
Personaggi in carne e ossa, che parlano e si raccontano, mostrando ognuno le proprie potenzialità di recupero e trasformazione.
«All’inizio non è stato facile, perché ci siamo tutti trovati in una situazione complessa» confessa mamma Valentina, «ma poi è stata un’esperienza familiare bellissima lavorare tutti insieme al progetto di Pietro, anche con mio marito e il nostro figlio più grande, Giacomo».
Mamma Valentina e papà Fabio sono entrambi cuochi. Il primo lockdown lo hanno trascorso in casa con i due figli e «stare insieme, tra di noi, è stata una cosa positiva. Come famiglia il concorso ci ha tenuti uniti su un progetto che si è rivelato molto divertente. Quando la maestra ci ha mandato il materiale su cui lavorare, abbiamo pensato che ci avremmo messo due anni!» ride Valentina. «Invece ci siamo riusciti ed è stato molto carino metterci in gioco tutti insieme, un’occasione diversa dal semplice compito individuale».
Pietro e i suoi hanno fatto da soli, tranne «qualche incontro a distanza per fare il punto della situazione». Anche perché, al primo lockdown, «non eravamo pronti per la didattica a distanza, adesso per fortuna è molto meglio». Con Pietro che va in classe regolarmente, mentre Giacomo frequenta la seconda media con la DAD.
Verbano-Cusio-Ossola è un piccolo centro abitato e in tutta la Scuola primaria ci sono appena 35 bambini, riuniti in due pluriclassi. Quest’anno Pietro è passato in quella che riunisce 3ª, 4ª e 5ª elementare. E vincere il concorso, nel maggio scorso, è stato una festa per tutta la comunità. «I progetti creativi sono strumenti didattici di valore, meno male che ci sono» esclama Valentina, che ricorda con grande divertimento la fase di preparazione del personaggio assegnato a Pietro, un ragazzo di nome Renzo che si trova alle prese con un giardino trasformato in discarica, da bonificare. «È servito anche a noi genitori» conclude mamma Valentina. «La raccolta differenziata la facevamo già, ma siamo diventati più diligenti: grazie ai nostri figli abbiamo capito meglio anche noi l’importanza di riciclare».
Ruoli invertiti
Ci siamo migliorati tutti come famiglia e Pietro ora fa da supervisore in casa, controllando che differenziamo bene