Sbarco di fronte a Capri E il paesino si mobilita per sfamare i migranti
Riapre la salumeria e il ristorante di Eduardo manda dei pasti
Sono arrivati dal mare, NAPOLI come gli antichi saraceni. E sono sbarcati nella baia di Ieranto, sotto tutela del Fai, a Massa Lubrense, poco prima del tramonto di martedì, accompagnati a riva probabilmente da un gommone partito da due barche a vela che stazionavano al largo, nel tratto di mare compreso tra la punta della Campanella, l’ultimo avamposto meridionale del golfo di Napoli, e l’isola di Capri.
Dopo aver toccato terra, i sedici migranti (14 uomini e due donne, tra iracheni e iraniani) si sono inerpicati per un tortuoso sentiero per raggiungere il primo centro abitato. A metà strada, sono stati intercettati da una pattuglia dei carabinieri accompagnati da un cittadino massese, Salvatore Cioffi, e sono stati scortati fino al borgo di Nerano sovrastante la Marina del Cantone. Quest’ultima, in estate, è meta obbligata anche per esponenti del jet set internazionale, dal regista Steven Spielberg al rocker Bruce Springsteen. In piazzetta ad attendere il gruppetto di extracomunitari c’erano anche alcuni residenti.
A questo punto è scattata la macchina della solidarietà. I migranti, tutti in buone condizioni di salute, indossavano vestiti decorosi, non inzuppati dall’acqua di mare, e le mascherine, ma erano rassegnati al destino incerto. Ma dopo aver provveduto a prelevare alcune bottiglie d’acqua dal suo box per dissetarli, Cioffi non ha esitato a chiamare la titolare della salumeria Olga’s. La donna, Rosetta Esposito, si è subito precipitata per rialzare la saracinesca e mettere a disposizione dei migranti biscotti e altri generi alimentari. Da «Lo Scoglio», il ristorante dei vip, frequentato negli anni Settanta da Eduardo De Filippo, sono invece arrivati
alcuni pasti caldi. Il sindaco di Massa Lubrense, Lorenzo Balduccelli, si è adoperato per garantita la sistemazione per la notte nel salone delle Sirene all’interno del municipio. Nel frattempo, gli operatori del 118 si sono attivati per sottoporli ad un primo controllo medico. Per escludere eventuali positività al Covid infine, ieri mattina, sono stati tutti sottoposti a tampone (sono negativi). Per capire tutta la dinamica dello sbarco indaga la Squadra mobile di Napoli coordinata dalla Procura di Torre Annunziata.
Ma a fare da contraltare a tanta solidarietà anche qualche manifestazione di intolleranza. Le foto e i video dei migranti, postati sui social, hanno infatti suscitato commenti anche duri ed offensivi. «Le questioni politiche — sottolinea Cioffi, il primo soccorritore — non possono interessarci. Siamo parte del mondo e non possiamo girarci dall’altra parte». Anche la titolare della salumeria ne è convinta. «A Nerano — osserva Rosetta Esposito — gli stranieri portano ricchezza e benessere. Ma ora siamo noi a dover essere accoglienti».