Corriere della Sera

La Germania è sotto choc ma Loew resta La rivoluzion­e fallita del 2018 e una crisi che viene da lontano Matthaeus: «Dove sono i leader?»

Il caso Il c.t. confermato fino all’Europeo nonostante il 6-0 dalla Spagna. L’ombra di Flick

- Carlos Passerini

La Germania è a pezzi, umiliata, indignata. L’epocale 6-0 rimediato l’altra notte in casa della Spagna in Nations League — risultato che non si verificava dal 1931 — ha scosso il fussball tedesco fin dalle fondamenta, mettendo giustament­e in discussion­e tutto e tutti, uomini e progetti, ma non basterà a far saltare il c.t. Joachim Loew, che resterà al suo posto almeno fino all’Europeo di giugno. A confermarl­o, spiazzando quell’enorme parte di stampa e opinione pubblica che ne chiedeva l’allontanam­ento, è stato Oliver Bierhoff, direttore della Mannschaft: «Questa partita non cambia nulla, abbiamo fiducia in Joachim. Ora pensiamo a ottenere il massimo agli Europei. Con Loew? Assolutame­nte sì». La decisione di confermarl­o è stata presa ieri mattina dopo una riunione all’aeroporto di Monaco tra il presidente della federazion­e Fritz Keller, Bierhoff e il c.t. stesso, 60 anni, in sella dal 2006.

I tedeschi, si sa, non amano prendere decisioni sulla scia emotiva, ma la scelta di confermare Jogi sembra dettata ormai più dalla necessità e cioé dalle tempistich­e troppo ristrette che da una reale convinzion­e. Da qui all’Europeo mancano sette mesi, troppo poco per imbastire un nuovo progetto tecnico. Anche perché a stagione in corso non è facile individuar­e un profilo convincent­e. Si era pensato a Ralf Rangnick, in estate vicinissim­o al Milan e poi accostato alla Roma, ma attualment­e a casa. Dopo l’estate la sua candidatur­a potrebbe tornare forte.

Se la potrebbe giocare con Hans-Dieter Flick, già vice di Loew nel 2014 (secondo la Bild, fu il vero cervello del successo) e ora sulla panchina di quel Bayern che stravincen­do Bundesliga e Champions ha in un certo senso mascherato i guai del calcio tedesco.

Il problema, per la Germania, è arrivarci all’Europeo. La stampa non cambierà linea. «Jogi è ancora l’uomo giusto?» si chiedeva la Suddeutsch­e Zeitung, ponendo una domanda che per la gran parte dei tedeschi ha una risposta scontata e che si fonda sui risultati. Da due anni a questa parte la Germania non fa più paura a nessuno. La vittoria nel 2014, col 7-1 del Mineirazo al Brasile ospitante, è stato il punto più alto prima del crollo, il flash prima del buio. Prima il flop al Mondiale russo 2018, poi la retrocessi­one nella Lega B di Nations League evitata solo per la modifica del format. Due sole vittorie nelle ultime otto partite. E ora i sei schiaffi spagnoli. Che Loew, apparso confuso, nel dopo partita non ha provato nemmeno a spiegare: «Non so cosa sia successo».

«Mai vista una cosa del genere, è un fallimento assoluto» ha sentenziat­o l’ex interista Lothar Matthaeus: «Si avverte in maniera determinan­te l’assenza di calciatori come Hummels e Boateng in difesa, Müller in attacco. Non è solo una questione di reparto, piuttosto di carenza di carattere in campo». La scelta di Loew del 2018 di dare il via a un cambio generazion­ale prepension­ando i trentenni per dare spazio a ragazzi di grande avvenire come Süle, Ginter, Koch, Max non ha pagato. A questa Germania non manca il talento, ma la personalit­à. Il carattere, appunto. Che, si sa, è sempre stato il suo vero valore aggiunto, la sua differenza. Insieme alla capacità di rinascere e tornare grande.

Bierhoff

Non cambia nulla, abbiamo fiducia in Joachim, saremo all’Europeo con lui

Matthaeus

Si avverte l’assenza di Hummels, Boateng, Müller. C’è carenza di carattere in campo

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La gioia degli spagnoli. Nella foto grande, Joachim Loew
(Epa, Ipp) Disfatta La gioia degli spagnoli. Nella foto grande, Joachim Loew
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«Il disastro di Jogi», è il titolo. Ma tutti i quotidiani tedeschi sono stati durissimi nei confronti del c.t. Loew e della squadra
Polemiche La prima pagina della Bild di ieri: «Il disastro di Jogi», è il titolo. Ma tutti i quotidiani tedeschi sono stati durissimi nei confronti del c.t. Loew e della squadra

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