I genitori di Yara Gambirasio «Una Onlus per non dimenticare»
Domani su «Buone Notizie», in edicola gratis con il Corriere
Natale chiaramente con i tuoi: ammesso e sperando che quest’anno si possa. Certamente però si potrebbe, volendo, con qualcuno «in più». È la riflessione che nasce difronte ai dati di Italianonprofit secondo cui gli enti del Terzo settore — quelli che per tutto l’anno in sostanza si dedicano al prossimo — questa volta dovranno aggiungere alle gigantesche difficoltà della crisi in corso da mesi anche quella di poter contare molto meno del solito sul periodo natalizio per le loro tradizionali iniziative di raccolta fondi: niente cene, niente mercatini di beneficienza, e solo il 35 per cento delle organizzazioni quest’anno ha attivato finora offerte di regali solidali. Così una iniziativa ha deciso di sostenerla con la sua copertina Buone Notizie, il settimanale del Corriere della Sera in edicola domani come ogni martedì gratis con il quotidiano: una campagna per promovere la scelta di regali che anziché essere il risultato delle solite corse all’ultimo minuto siano «un dono che dona due volte». Regali presi da un piccolo artigiano, o da una cooperativa solidale, o su una delle piattaforme alternative ai grandi colossi (ne trovate una sintesi su Bn), o in una delle tante «gift list» che oltre a far trovare sotto l’albero un pensiero per i nostri cari dà una mano a qualcuno che non conosciamo.
Nello stesso numero parlano i genitori di Yara Gambirasio, la giovane con la passione della ginnastica ritmica della cui morte ricorre il decennale, per raccontare la Onlus creata a Bergamo in suo nome e che ha già raccolto 100 mila euro a favore di 85 progetti di sport, musica, arte, danza: «Vogliamo aiutare i giovani a coltivare le loro passioni come lei».
Tra le altre storie quella di Maria Andaloro, studiosa d’arte tra le chiese della Cappadocia. L’inchiesta della settimana è dedicata al rapporto tra virus e ambiente: anche il mancato rispetto del nostro pianeta è tra le cause delle epidemie.