Conte e Lukaku: «Non siamo una grande squadra»
Il tecnico: «È mancata la ferocia». Marotta: «Eriksen? Non tratteniamo chi vuole andare»
Tutti d’accordo: l’Inter non è una grande squadra. La critica è cruda e reale, indiscutibile però, perché stavolta arriva dall’interno. Ad accendere la miccia è Romelu Lukaku. L’entusiasmo per la doppietta non toglie lucidità al belga. «Non siamo ancora una grande squadra, non va bene essere così in difficoltà. Abbiamo giocato veramente male per 60 minuti, eravamo in difficoltà, senza cattiveria né voglia».
Analisi sottoscritta e ampliata da Conte. Il tecnico, sempre protettivo nei confronti della squadra, stavolta non fa da scudo, sfodera la spada e affonda colpi pesanti. «Lukaku ha ragione, non siamo una grande squadra, oggi. Dobbiamo fare molta strada per diventarlo. La prima parte non mi è piaciuta per niente. Sono 12 partite che ci troviamo in questa situazione. Forse certi giudizi entusiasti, definirci spesso protagonisti, possono averci illuso e creato problemi: non bisogna farsi ammaliare. Ci è mancata ferocia, furore, abbiamo perso tutti i contrasti. Eravamo molli nel pressing. Una grande squadra non permette queste situazioni. Certo lo 0-2 avrebbe ammazzato chiunque. Non era semplice e devo fare i complimenti ai ragazzi per la reazione». Conte va oltre e lancia un monito per il futuro. «Abbiamo perso agonismo rispetto all’anno scorso. Se vogliamo qualcosa dobbiamo conquistarcelo. Dobbiamo essere bravi a sporcarci».
Chi invece difficilmente si sporcherà è Eriksen, non entrato ieri e avviato verso la cessione a gennaio, come confermato dall’amministratore delegato Beppe Marotta. «Non dobbiamo mai trattenere un giocatore che chiede di essere trasferito. Richieste ora non ce ne sono, al momento opportuno cercheremo di allacciare le giuste combinazioni».
Sconsolato Francesco Conti, il vice di Marco Giampaolo sulla panchina del Toro. «Torniamo a Torino con il rammarico del risultato, va oltre i nostri demeriti. Abbiamo dimostrato una fragilità sulla quale dobbiamo lavorare».
Non va bene essere così in difficoltà Per 60 minuti abbiamo giocato veramente male, senza cattiveria