Il riassetto Autostrade: il nodo della nomina di Laghi (già consulente di Cdp)
Sei giorni per il governo per approvare il piano economicofinanziario di Autostrade ora fermo a Palazzo Chigi. Sei giorni per accettare l’offerta di Cassa Depositi e i fondi esteri Blackstone e Macquarie che stanno trattando sul prezzo di acquisto che incorpori uno sconto man leva più generoso — oltre il miliardo — di quello immaginato finora per coprire l’entità dei maxi-risarcimenti civilistici per i danni prodotti per il crollo del ponte Morandi. Sei giorni per l’assemblea dei soci di Edizione, la holding dei Benetton, per la formalizzazione del cambio al vertice con Enrico Laghi nel ruolo di presidente con la delega al riassetto societario della società concessionaria controllata all’88% da Atlantia.
La nomina di Laghi può essere interpretata come un atto distensivo da parte dei Benetton. Anche se Cassa Depositi accoglie con «stupore» la scelta di Laghi, che ha avuto un incarico di consulente per la società guidata da Fabrizio Palermo per la determinazione del prezzo di Autostrade e che quindi ora rischia di essere in conflitto di interessi. Prosegue la trattativa-fiume con Cassa Depositi anche se le intercettazioni che hanno svelato il sistema-Castellucci hanno complicato pesantemente il quadro, dicono fonti, perché non consentono di comprendere lo stato reale della rete autostradale. Colloqui in corso con i ministeri dei Trasporti e del Tesoro per la stesura del nuovo atto aggiuntivo che cambia i connotati della Convenzione che regola i rapporti con lo Stato. I vertici di Aspi hanno accolto le ultime modifiche al piano economicofinanziario suggerite dall’Authority dei Trasporti che aveva messo sotto la lente 1,2 miliardi di manutenzioni evolutive senza scaricarne il costo sugli utenti ma incorporandole nel pacchetto da 3,4 miliardi con cui chiudere la procedura di revoca della concessione Abbassando anche il tetto dell’incremento tariffario all’1,64% su base annua compensando per il gestore il recupero della produttività su un arco di dieci anni sulla rete. Così si potrebbe dare finalmente avvio ad alcune opere come il Passante di Bologna su cui il ministero dei Trasporti ha già adempiuto alle approvazioni previste. Un pacchetto da 14 miliardi con cui rivitalizzare i cantieri.