Juve con Dybala, aspettando il tridente «Qualificarsi e pensare al campionato»
Aspettando il tridente Dybala-Morata-Ronaldo la Juventus può passare il turno di Champions già stasera, alla quarta giornata come nella scorsa stagione: basta battere il tenero Ferencvaros dopo il 4-1 di Budapest, sperando che il Barcellona in crisi e senza Messi e Piqué non perda a Kiev. Ma attenzione: un passo falso blaugrana in Ucraina, anche un pareggio, potrebbe però riaprire il discorso per il primo posto nel girone, con lo scontro diretto dell’ultima giornata al Camp Nou (8 dicembre) che diventerebbe quindi una sorta di spareggio.
È meglio comunque pensare a una cosa per volta: «È fondamentale chiudere la qualificazione per dare respiro a qualche giocatore con eventuali rotazioni future — sottolinea Andrea Pirlo —. Così avremo magari due partite con Dinamo Kiev e Barcellona da giocare diversamente e ci sarebbe più focus sul campionato. Se adesso non diamo continuità non siamo una grande squadra e non siamo la Juve».
Il «focus» intanto è tutto sul ritorno di Paulo Dybala da titolare, nella classica partita che può dare minuti nelle gambe e magari gol (come all’andata), in una sola parola: autostima. Morata si siederà in panchina, salvo sorprese ancora premature: «Al tridente ci pensiamo fin dall’inizio
della stagione — spiega Pirlo — ma tra il virus di Ronaldo e gli acciacchi di Dybala non c’è stata l’occasione per lavorarci. Prima diamo equilibrio e struttura al nostro gioco poi cercheremo una soluzione per far giocare assieme tutti e tre». I tempi di attesa non sembrano comunque troppo lunghi.
Nel giorno in cui torna a disposizione Alex Sandro si fa male Demiral, che per un problema muscolare starà fuori una decina di giorni almeno: con un solo centrale di ruolo come De Ligt, alla seconda partita dopo tre mesi di stop per l’operazione alla spalla, sarà Danilo ad adattarsi in mezzo alla difesa. Mentre dovrebbe continuare il recupero, anche psicologico, di Bernardeschi, dopo le prove positive con la Nazionale e contro il Cagliari.
La crescita dell’azzurro, dopo alcune prestazioni addirittura goffe, fa ben sperare per Dybala, travolto dalle critiche dopo il pareggio nel finale subito dalla Lazio: «Sta ritrovando forza nelle gambe e si è mosso meglio — spiega Pirlo —. Bernardeschi è possibile che giochi, aveva bisogno di ritrovare la miglior condizione mentale». Evidentemente il tecnico sta creando un clima propositivo, grazie al quale i singoli migliorano in fretta. E il clima, come ha dimostrato la faticosa stagione di Maurizio Sarri, è importante.
In questo senso anche la scelta dei dirigenti bianconeri, anche se non riguarda direttamente la squadra, ha un suo valore: «Una parte delle ferie residue viene donata per andare incontro alle difficoltà dei dipendenti dei punti vendita di Milano e Torino e garantire così la piena retribuzione».