Dalla fila per i noleggi alla pausa nei rifugi Quali sono i rischi in vacanza sulla neve
1 Coronavirus, lo sci è un’attività a rischio?
Non è un rischio sciare, in pista o lungo i percorsi del fondo, in quanto è un’attività svolta all’aperto, individualmente. È pericoloso invece tutto ciò che ruota attorno allo sci. Il noleggio dell’attrezzatura, la sosta negli chalet, la fila per gli impianti di risalita, il sistema dello skipass.
2 I virus temono il freddo?
No, si trovano a proprio agio alle fredde temperature.
Il Sars-CoV-2 è un virus respiratorio che, come tutti quelli con le stesse caratteristiche (anche l’influenza), approfitta delle stagioni invernali per diffondersi rapidamente. Le mucose delle vie respiratorie (naso e gola) sono meno protette dal punto di vista immunologico e i virus possono attaccarle con facilità soprattutto nei luoghi chiusi dove si staziona in inverno.
3 La neve è veicolo di contagio?
No, in nessuna condizione. I giochi con la neve non sono un pericolo.
4 Quali i luoghi evitare?
Tutti i luoghi che si prestano all’assembramento di più persone e che rendono difficile il rispetto delle norme di distanziamento. Quindi chalet, rifugi, centri di noleggio e code alla base degli impianti di risalita. I virus respiratori sfruttano queste situazioni per trasmettersi tra individui che, in relax, chiacchierano, tendono a parlare a voce alta, hanno la respirazione accelerata dopo lo sforzo fisico e non sempre indossano la mascherina (se consumano cibi e bevande).
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Lo sci di fondo è altrettanto pericoloso?
I problemi sono gli stessi, il prima e il dopo. Il noleggio dell’attrezzatura, il ristoro appena conclusa la passeggiata in mezzo al bosco. È un’attività che richiede sforzo polmonare durante il quale avviene la fuoriuscita di goccioline salivari.
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E le ciaspole?
Vale lo stesso discorso. Ideale sarebbe poter uscire di casa con le ciaspole ai piedi e farvi ritorno evitando per quanto possibile di incontrare altre persone senza distanziamento.
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Cosa prevede il protocollo proposto dalla provincia autonoma di Trento e altre Regioni del Nord per la riapertura degli impianti sciistici?
Acquisto di skipass solo online, abbattimento del numero di villeggianti ammessi nei comprensori sciistici dove sarà introdotto il numero chiuso, file ai piedi delle seggiovie regolamentate da transenne anche se la lunghezza degli sci assicura il distanziamento di almeno un metro. Le cabinovie avranno una capienza della metà di passeggeri, corse con durata massima di 15 minuti. Servizio agli chalet solo all’aperto.
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Quali mascherine?
Le chirurgiche. Sulle piste potranno essere abbassate. Un paio di aziende stanno brevettando modelli di scaldacollo con mascherina incorporata.
(Hanno
risposto l’immunologa dell’università di Padova Antonella Viola e Antonio Ferro, direttore azienda provinciale servizi sanitari Trento).