Russia, India (e non solo): Roma al centro di un round diplomatico
La Conferenza Rome MedMediterranean Dialogues, giunta alla sesta edizione, trasloca per la prima volta su Internet. Oggi si apriranno i lavori con un intervento video del ministro degli Esteri Luigi Di Maio e del presidente dell’Ispi Giampiero Massolo. «La pandemia ci ha costretto ad usare le piattaforme informatiche, è chiaro che mancherà il contatto umano e il lavoro importante che si fa fuori dalla Conferenza ma il web offre l’opportunità di espandere i contenuti e rende più facile raggiungere alcuni partecipanti», spiega Massolo.
Promossa a partire dal 2015 dal ministero degli Affari Esteri e dall’Ispi, Med Dialogues 2020 ha in programma oltre 40 eventi virtuali. Partecipano tra gli altri: Sergej Viktorovich Lavrov, ministro degli Affari Esteri, Russia; Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli Affari Economici e Monetari; Mohammad Javad Zarif, ministro degli Affari Esteri dell’Iran; il principe Faisal Bin Farhan Al Saud, ministro degli Affari Esteri saudita; Subrahmanyam Jaishankar, ministro degli Esteri indiano. A chiudere i lavori, il 4 dicembre, sarà il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte.
Quest’anno il passo lo detta la pandemia. L’idea è di mettere a punto «un’agenda positiva» per il Mediterraneo,
«L’ultimo governo democratico Usa è sempre stata prodigo nei confronti di Med, è il luogo giusto per chi è attento agli alleati»
elaborando possibili soluzioni condivise ai rischi sanitari, economici e politici che potrebbero dimostrarsi più gravi e pesanti rispetto al resto del mondo. Tra i temi strategici le principali sfide per la sicurezza, il fenomeno migratorio, il destino dei giovani, la transizione verso un’economia verde e sostenibile, il ruolo delle donne nell’area mediterranea.
Gli occhi saranno puntati anche sulla prossima presidenza americana che dovrebbe riaprire il dialogo su molti fronti diplomatici. Proprio in questi giorni Joe Biden sta formando la squadra di governo ma ci sarà tempo per intervenire negli incontri che verranno organizzati, ogni mese e mezzo, nell’arco del 2021. «Ormai il nostro è un processo che dura tutto un anno. L’ultima amministrazione democratica è sempre stata molto prodiga nei confronti di Med — spiega Massolo –. Kerry è venuto più volte e ha fatto qui il suo discorso di commiato da Segretario di Stato. È la piattaforma giusta per chi è attento agli alleati e non vuole allontanarsi dalla regione mediterranea».
Da sottolineare la partecipazione di esponenti delle maggiori organizzazioni internazionali, accademici, imprenditori nonché studiosi ed esperti da tutto il mondo. «L’importante è non coinvolgere solo gli Stati ma la società civile, le ong, le grandi aziende», sottolinea Massolo.