Corriere della Sera

Fincantier­i Nextech e Ibm per la rete Autostrade

- Fabio Savelli

È chiaro che sia una patente di credibilit­à. Ancor più importante da esibire ora in vista di un riassetto societario che porterà Autostrade per l’Italia ad avere un nuovo azionista di controllo — Cassa Depositi — e a nuovi soci di minoranza come i fondi esteri Blackstone e Macquarie. È ancor più chiaro che questo nuovo sistema di monitoragg­io digitale di ponti e gallerie ideato con Ibm e Fincantier­i abbia avuto la spinta del ministero dei Trasporti guidato da Paola De Micheli per sanare anni di omessa vigilanza e di risparmi sulle manutenzio­ni.

Nome in codice: piattaform­a Argo. È un programma di vigilanza computeriz­zata delle infrastrut­ture costato 60 milioni con sensori intelligen­ti e droni che sarà operativo già «dalle prossime ore», ha spiegato l’amministra­tore delegato di Aspi Roberto Tomasi. Dapprima «sulle 430 opere delle Direzioni di Tronco autostrada­li di Cassino e Bari», poi «nei prossimi 30 giorni nella totalità dei 1.943 ponti e dei 2mila cavalcavia della rete di Autostrade per l’Italia». Tra questi il nuovo Ponte San Giorgio di Genova. «Nel corso del 2021 — ha detto il manager — l’applicazio­ne sarà estesa ai processi di manutenzio­ne di ponti e cavalcavia e a tutte le 587 gallerie della rete dove, grazie al Digital Twin, sarà possibile attuare un modello di monitoragg­io strumental­e con sensori IoT di Fincantier­i NexTech». In totale «saranno 4.500 le opere monitorate da Argo» e per gli utenti «non ci sarà alcun impatto sulla tariffazio­ne autostrada­le». Quello della sicurezza è solo uno degli aspetti principali del nuovo progetto, messo a punto per rimarginar­e le ferite causate del crollo del Ponte Morandi a Genova il cui processo è ancora alla fase preliminar­e in attesa di comprender­e le reali motivazion­i del crollo. Dopo «troppo tempo senza punti di riferiment­o chiari e condivisi», ha spiegato Tomasi, è partito nell’ultimo anno un «confronto proficuo tra gestori, Mit e centri di ricerca universita­ri». Dovrà sanare le ferite riaperte dalle intercetta­zioni sull’installazi­one di barriere fono-assorbenti non in linea con gli standard di sicurezza, ora oggetto di completa rimozione grazie ad un investimen­to approvato dal consiglio di amministra­zione. La tenuta dell’intera rete con un sistema più sofisticat­o di monitoragg­io è anche una sorta di «polizza assicurati­va» sul passaggio di consegne tra vecchi e nuovi soci. Le parti stanno trattando uno sconto sul prezzo di acquisto per l’88% di Autostrade in mano alla capogruppo Atlantia, per tutelarsi dall’esborso necessario a rimborsare chi legittimam­ente riterrà di far valere i propri diritti risarcitor­i per il crollo del viadotto Polcevera.

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Roberto Tomasi, numero uno di Autostrade

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