Fincantieri Nextech e Ibm per la rete Autostrade
È chiaro che sia una patente di credibilità. Ancor più importante da esibire ora in vista di un riassetto societario che porterà Autostrade per l’Italia ad avere un nuovo azionista di controllo — Cassa Depositi — e a nuovi soci di minoranza come i fondi esteri Blackstone e Macquarie. È ancor più chiaro che questo nuovo sistema di monitoraggio digitale di ponti e gallerie ideato con Ibm e Fincantieri abbia avuto la spinta del ministero dei Trasporti guidato da Paola De Micheli per sanare anni di omessa vigilanza e di risparmi sulle manutenzioni.
Nome in codice: piattaforma Argo. È un programma di vigilanza computerizzata delle infrastrutture costato 60 milioni con sensori intelligenti e droni che sarà operativo già «dalle prossime ore», ha spiegato l’amministratore delegato di Aspi Roberto Tomasi. Dapprima «sulle 430 opere delle Direzioni di Tronco autostradali di Cassino e Bari», poi «nei prossimi 30 giorni nella totalità dei 1.943 ponti e dei 2mila cavalcavia della rete di Autostrade per l’Italia». Tra questi il nuovo Ponte San Giorgio di Genova. «Nel corso del 2021 — ha detto il manager — l’applicazione sarà estesa ai processi di manutenzione di ponti e cavalcavia e a tutte le 587 gallerie della rete dove, grazie al Digital Twin, sarà possibile attuare un modello di monitoraggio strumentale con sensori IoT di Fincantieri NexTech». In totale «saranno 4.500 le opere monitorate da Argo» e per gli utenti «non ci sarà alcun impatto sulla tariffazione autostradale». Quello della sicurezza è solo uno degli aspetti principali del nuovo progetto, messo a punto per rimarginare le ferite causate del crollo del Ponte Morandi a Genova il cui processo è ancora alla fase preliminare in attesa di comprendere le reali motivazioni del crollo. Dopo «troppo tempo senza punti di riferimento chiari e condivisi», ha spiegato Tomasi, è partito nell’ultimo anno un «confronto proficuo tra gestori, Mit e centri di ricerca universitari». Dovrà sanare le ferite riaperte dalle intercettazioni sull’installazione di barriere fono-assorbenti non in linea con gli standard di sicurezza, ora oggetto di completa rimozione grazie ad un investimento approvato dal consiglio di amministrazione. La tenuta dell’intera rete con un sistema più sofisticato di monitoraggio è anche una sorta di «polizza assicurativa» sul passaggio di consegne tra vecchi e nuovi soci. Le parti stanno trattando uno sconto sul prezzo di acquisto per l’88% di Autostrade in mano alla capogruppo Atlantia, per tutelarsi dall’esborso necessario a rimborsare chi legittimamente riterrà di far valere i propri diritti risarcitori per il crollo del viadotto Polcevera.