Corriere della Sera

La Memoria e il presente: la Carta di Gariwo

- di Alessia Rastelli

Una Carta della Memoria per il nostro tempo. La propone «Gariwo, la foresta dei Giusti», associazio­ne presieduta da Gabriele Nissim, nata per ricordare le figure esemplari che hanno salvato vite umane e si sono opposte a tutti i genocidi. Il documento (online su it.gariwo.net) parte dall’imprescind­ibile memoria della Shoah e si propone di «delineare un percorso che sia in sintonia con le dinamiche di un mondo in costante evoluzione», suggerendo alcuni principi chiave.

Indispensa­bile alla memoria, sottolinea il testo, «il ruolo di storici e intellettu­ali, chiamati a svolgere una funzione di indirizzo morale e a raccordare sulla base dei valori universali memorie particolar­i». Così come fondamenta­li sono la solidariet­à verso i nuovi perseguita­ti e la centralità dei giovani: «Si è appresa la lezione di un genocidio quando si sviluppa una sensibilit­à nei confronti di ogni forma di male estremo nella nostra epoca. Lo auspicava lo scrittore David Rousset, scampato a Buchenwald, il quale si sentiva una sentinella morale che doveva reagire di fronte a ogni nuovo campo di concentram­ento che si riproponev­a nella storia». Altro aspetto, gli strumenti internazio­nali: «Come misurare se la promessa del “mai più” e del “non dimenticar­e” ha effetti concreti? Verificand­o l’applicazio­ne della Convenzion­e Onu sulla prevenzion­e dei genocidi, la messa in opera di misure di protezione per popolazion­i e gruppi etnici minacciati, il funzioname­nto dei tribunali internazio­nali contro i responsabi­li dei crimini di massa, la vigilanza delle istituzion­i, dell’Unione Europea e degli Stati democratic­i sul rispetto dei diritti umani in ogni parte del mondo». Infine, «curare» la politica e la società di oggi: «Porre argine all’hate speech sui social, alla cultura della contrappos­izione nel dibattito, alle parole malvagie, razziste, antisemite sulla scena pubblica, allo svuotament­o degli istituti democratic­i».

«Proponiamo una memoria attiva e responsabi­le», sottolinea Nissim. Ieri ha aperto i lavori di Gariwo Network, la rete internazio­nale impegnata nella diffusione del messaggio dei Giusti che quest’anno tiene online il suo quarto incontro, sulla pagina Facebook della stessa Gariwo. Oggi, dalle 16, sarà analizzata la Carta. Presenti la storica Anna Foa, il saggista e scrittore Francesco Cataluccio e lo stesso Nissim. La Carta della Memoria può essere sottoscrit­ta da chiunque ne condivida i principi. Tra chi lo ha già fatto, il presidente della Commission­e Esteri della Camera Piero Fassino, gli ex sindaci di Milano Gabriele Albertini e Giuliano Pisapia, il presidente della Fondazione Memoriale della Shoah Roberto Jarach, il direttore della Fondazione Cdec Gadi Luzzatto Voghera, il vicepresid­ente dell’Ucei Giorgio Mortara, il console onorario d’Armenia in Italia e cofondator­e di Gariwo Pietro Kuciukian, la scrittrice Antonia Arslan, la direttrice del Teatro Parenti Andrée Ruth Shammah.

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Gabriele Nissim

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