Passa una riformina. Le federazioni contro Sport & Salute
Non approvato il decreto più importante sulla governance, Spadafora: «Peccato». Tensione sempre alta
La legge di riforma dello sport italiano è passata ieri sera all’esame del Consiglio dei ministri che ha approvato cinque dei sei decreti presentati dal ministro Spadafora, quelli inerenti le tutele per i lavoratori sportivi, il professionismo femminile e lo sport militare. Niente accordo sulla riforma «dei ruoli e nelle funzioni degli organismi sportivi» italiani di cui oggi Spadafora spiegherà i possibili percorsi alternativi: insomma una riformina.
Intanto la solenne arrabbiatura dello sport italiano contro i criteri con cui Sport & Salute ha distribuito i 95 milioni di euro di cosiddetti «fondi aggiuntivi» a sostegno dell’attività e di chi la gestisce ha avuto il suo momento di massima espressione unitaria ieri al Coni con Giovanni Malagò nel ruolo di uditore per oltre due ore. Tre sole assenze di rilievo tra le 44 federazioni nazionali: calcio, tennis e nuoto, i cui tre presidenti — oltre ad aver ricevuto le somme più elevate — sono i soli a vantare una joint-venture organizzativa con l’agenzia per gli Europei, gli Internazionali e il
Avrei voluto un accordo sul Decreto Uno su ruoli e funzioni degli organismi
Al vertice con il Coni, duro attacco degli organismi federali per i contributi di Cozzoli
«Sette Colli». Marco Di Paola, numero 1 dell’equitazione, ha fatto notare che la legge (145/2018) non individua una distinzione tra contributi ordinari e aggiuntivi e quindi l’obbligo di destinazione del denaro imposto da Sport & Salute (50% vincolato a compensare società e praticanti per i danni del Covid) non pare legittimo. Andrea Gios, presidente degli sport del ghiaccio, ha provocatoriamente spiegato che spenderà i fondi come meglio ritiene necessario. Renato di Rocco, alla guida del ciclismo, afferma che «i criteri che usava il Coni prima erano più scientifici, quelli di oggi sono molto più discrezionali». In attesa di pubblicare un documento di protesta condiviso, i presidenti incontreranno stamattina Vito Cozzoli, presidente di Sport & Salute. I toni del confronto si annunciano alti.
I vecchi criteri di ripartizione dei fondi del Coni erano più scientifici e trasparenti