I primi auguri di Natale (che fecero scandalo) all’asta dopo 177 anni
Il bigliettino raffigurava bimbi che bevevano con gli adulti
Una famiglia sorridente e allegra stretta attorno a un tavolo, unita nel brindisi di augurio: sarebbe la prima raffigurazione commerciale del Natale. Un bigliettino disegnato a mano che risale all’epoca vittoriana e che ora va all’asta a Boston, negli Usa, attraverso Marvin Getman, uno specialista di libri antichi e manoscritti, e contemporaneamente a Londra, dove Sotheby’s si prepara a venderne un secondo esemplare.
Per i valori dell’epoca, tutto quel vino rosso – per di più offerto generosamente anche ai bambini – sembrò stonato: perché mai mandarlo in giro? Ne vennero prodotte pochissime copie, accompagnate da proteste tali che ci vollero altri tre anni prima che ne fosse realizzata una seconda versione. Eppure era un progetto con genealogia di tutto rispetto. L’autore, il pittore ed illustratore John Callcott Horsley, era nel giro di Dante Gabriel Rossetti e John Millais. Era stato reclutato da Sir Henry Cole, inventore, funzionario pubblico e fondatore del Victoria and Albert Museum, oggi considerato l’ideatore del bigliettino d’auguri. Aveva visto giusto. Il messaggio, infatti, è rimasto invariato: Buon Natale
e felice anno nuovo, si legge, su sfondo rosa (il rosso oggi tipico del Natale arrivò quasi un secolo dopo, grazie a una campagna della Coca-Cola).
Neanche la pubblicazione, la stessa settimana nel dicembre 1843, di Canto di Natale, di Charles Dickens, riuscì a ripristinare le sorti della cartolina, tanto che di quella prima tiratura — circa 1.000 copie – ne rimangono in circolazione una trentina. «All’epoca – ha spiegato al Guardian Justin Schiller, fondatore e direttore di Battledore, specialista di libri antichi – faceva scandalo l’idea dei bambini con il vino assieme agli adulti. Ci fu una campagna nazionale per censurarlo». Particolarmente inferocito, ai tempi, il movimento per la temperanza, che allora predicava la modestia, il rispetto del sabato e della domenica, il limitato consumo di alcolici. Poco importò che sui lati, in piano e nero, fossero raffigurate scene più pie, come una donna che offre una coperta a un bambino. Oggi quella litografia considerata sconveniente vale una piccola fortuna. Tra le 5.000 e le 8.000 sterline, circa 11.000 euro, a sentire gli esperti di Sotheby’s.