Da San Paolo a Maradona, Napoli onora il Pibe
Cambiato il nome dello stadio, continua la corsa all’omaggio di Comune e Regione
La prima squadra a essere ospitata nello stadio che ora porta il nome del mito sarà, tra cinque giorni, la Real Sociedad, per la sesta giornata di Europa League. La domenica successiva, poi, toccherà alla Sampdoria. Si giocherà alle 15 come un tempo, come a quel tempo. E sarà bello immaginare la voce di Sandro Ciotti annunciare: «Prendo la linea dal Diego Armando Maradona di Napoli».
Ma le magie del calcio non arrivano a tanto. E in fondo non è una magia ma un atto dovuto, che oggi quello stadio dove il 5 luglio del 1984 accorsero settantamila persone solo per vedere palleggiare quel ragazzo argentino, e sentirgli dire «Buonasera napolitani», e dove negli anni successivi sempre in settantamila vibrarono di gioia ai suoi gol tanto da far oscillare i sismografi dell’Osservatorio vesuviano, quello stadio da ieri porti ufficialmente il nome del Pibe.
La delibera della giunta comunale, su proposta del sindaco de Magistris e dell’assessore alla Toponomastica Clemente, formalizza quanto lo stesso de Magistris aveva annunciato il 25 novembre, poche ore dopo la notizia della morte di Diego. E proprio nessuno ha preso in considerazione la polemica sollevata da numerosi sacerdoti napoletani, e riferita ieri dal Mattino, che chiedevano al cardinale Sepe di intervenire affinché lo stadio di Fuorigrotta non cancellasse definitivamente il nome di San Paolo. Chiedevano almeno una intitolazione doppia, sulla falsariga del Meazza, dove San Siro è rimasto nella denominazione della società che lo gestisce per conto di Inter e Milan.
Ma le mezze misure non si addicono all’emozione che la morte di Maradona ha suscitato tra i napoletani. Né sono funzionali alla dichiarata guerra tra Comune e Regione, dove de Magistris e De Luca (il primo già in campagna elettorale e impegnato a lanciare come sua erede proprio l’assessore Clemente; il secondo ormai in crisi di popolarità per la gestione dell’emergenza Covid) ora fanno a gara ad appuntarsi sul petto le medaglie dell’omaggio al campione. Dopo lo stadio, il Comune gli intitolerà anche la futura stazione di Fuorigrotta della linea 6 della metropolitana. Ma la Regione gioca d’anticipo e dà il nome del Pibe alla fermata, già attiva, della ferrovia circumflegrea, ovviamente sempre del quartiere Fuorigrotta. Che magari un giorno finirà per chiamarsi direttamente barrio Maradona.