Poste, svolta sostenibilità «Il contributo all’economia? Oltre 12,5 miliardi di euro»
La scelta è stata adottata per la prima volta due anni fa. Un cambio di passo che ha spinto Poste Italiane a predisporre un piano di sostenibilità integrato con il bilancio strategico, un documento, insomma, che oltre agli obiettivi di natura finanziaria misura i risultati e indica le strategie sul fronte degli ambiti sociali. Un progetto di medio termine che ha già garantito l’inserimento del gruppo Poste all’interno dei principali indici di sostenibilità internazionali, come, per esempio, il
Dow Jones Sustainability, il Bloomberg Gender-Equality Index (GEI), l’Euronext Vigeo-Eiris World 120 e il FTSE4GOOD. Tutto muove dall’esigenza di trattare il valore del bilancio sociale sia in termini di reputazionali dell’azienda, sia sotto il profilo più strettamente economico e finanziario. Un percorso che ha portato all’individuazione di otto diversi obiettivi sul versante della sostenibilità, prendendo come riferimento anche i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite previsti nell’Agenda 2030. Nel caso del gruppo guidato da Matteo Del Fante gli otto pilastri di sostenibilità sono: integrità e trasparenza, valorizzazione delle persone, diversità e inclusione, sostegno al territorio e al Paese, customer experience, innovazione, decarbonizzazione immobili e logistica, e, infine, finanza sostenibile. Il team di Poste che si occupa di gestione dei rischi ha anche avviato un processo di misurazione del valore generato dal piano strategico. A chiederlo, del resto, sono analisti, stakeholder e investitori, scandagliando i dettagli dei piani di sostenibilità al pari degli obiettivi contenuti nei business plan. Nel caso di Poste le cifre indicano che le attività operative del gruppo generano un contributo per l’economia italiana pari a 12,5 miliardi di Prodotto interno lordo. Le stime di Poste certificano inoltre che la filiera coinvolge un totale di 189 mila lavoratori, per un valore in termini di redditi corrisposti pari a 7,5 miliardi. Un contributo che ha concorso al riconoscimento a Poste dell’Oscar di Bilancio 2020, il premio dedicato alle aziende più virtuose nell’attività di reporting e nella cura dei rapporti con gli stakeholder. Tra i pilastri del progetto di sostenibilità la sostituzione entro il 2022 dell’intera flotta aziendale con mezzi a basso impatto ambientale. L’investimento per sostituire oltre 20 mila mezzi è pari a 420 milioni, il risparmio in termini di minor utilizzo di combustibili, taglio delle emissioni di CO2, sicurezza e viabilità ha un valore «sociale» di oltre 20 milioni.