Brilla la giovane Italia ma solo a tratti Alla fine arriva la riscossa del Galles
(do. c.) Quello che ti aspetti è vedere l’Italia sotto 14-0 dopo 18 minuti, quello che non ti aspetti è vederla avanti 18-17 al 17’ del secondo tempo. Alla fine vince il Galles, che segna tre mete negli ultimi 22 minuti di partita, quando la difesa azzurra si sfilaccia e i rossi affondano senza pietà, resi ancora più letali dal sollievo per lo scampato pericolo. Finisce 38-18 per il Galles, che a Llanelli vince la finale per il quinto posto della Autumn Nations Cup. L’Italia chiude la stagione con 8 sconfitte e una sola vittoria (a tavolino con le Figi) ma porta avanti l’operazione ricambio. Ieri i due mediani non arrivavano a 40 anni: 19 Varney (foto), numero 9, il gallese che ha scelto l’Italia grazie ai nonni, 20 Garbisi, numero 10. Hanno dato vita e velocità al gioco evitando, dopo quell’inizio, che finisse peggio dell’1 febbraio scorso, quando nella prima giornata del Sei Nazioni gli azzurri persero in Galles 42-0. Si continua a perdere, ma si perde facendo cose, progettando il futuro. Troppo poco? Dopo 27 sconfitte di fila nel Torneo sì, ma altre strade non esistono. Difficile che quest’Italia possa diventare uno squadrone, possibile che diventi una squadra divertente, aggressiva e coraggiosa, capace di piazzare zampate importanti. L’Italia di Franco Smith difende bene e segna mete non banali (come quelle di Zanon e Meyer ieri), ma lo fa a tratti, non per 80 minuti. Ma è giovane, può solo migliorare.