Frane, allagamenti Un Paese ferito
Maltempo sull’Italia. Chiuso il valico del Brennero, esonda il Panaro. Appello di Zaia: «Restate a casa»
Ponti crollati, valanghe, frane e un 51enne travolto dal fango è morto nel Potentino. Il maltempo da venerdì scorso non dà tregua all’Italia. Chiuso il valico del Brennero, in Alto Adige ferrovie bloccate. Nel Veneto 600 interventi. Il governatore Zaia: non uscite.
Frane, valanghe, allagamenti, ponti crollati, circolazione ferroviaria e autostradale pesantemente rallentata. Chiuso il valico del Brennero. Sono le conseguenze del maltempo che sta flagellando l’Italia da venerdì, ma che ieri ha colpito più duramente il Nord Est, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Gravi i danni anche in EmiliaRomagna dove i fiumi Panaro e Secchia esondati nel Modenese hanno sommerso centinaia di ettari di coltivazioni. C’è anche un morto, un operaio di 51 anni travolto da fango e acqua a Pignola, nel Potentino, mentre con i colleghi dell’ufficio tecnico comunale stava effettuando un sopralluogo in una zona inondata nei pressi del lago di Pantano.
In mattinata la situazione è apparsa pesantissima soprattutto nel Bellunese. Molte località erano già isolate da sabato per via delle forti nevicate e verso le dieci si è sfiorata la tragedia a Gosaldo, borgo nelle Dolomiti, quando un camion dei Vigili del fuoco — un fuoristrada «combi» per gli interventi in aree impervie — si è rovesciato in un torrente dopo il crollo di un ponte. Miracolosamente illesi i tre pompieri a bordo che, dopo aver visto il viadotto sbriciolarsi, sono usciti dal mezzo prima che precipitasse.
Da venerdì in tutto il Veneto sono stati circa 600 gli interventi del 115 — per rimuovere detriti, togliere alberi caduti sulle strade e cinturare gli smottamenti — e per questo il governatore Zaia nel pomeriggio ha invitato sui social a non andare nella zona del Bellunese, particolarmente colpita, e ha chiesto di «stare a casa, le previsioni indicano un abbassamento delle temperature e nevicherà sotto i 1.300 metri, la neve fresca si poggerà su quella gelata e quindi e si creerà uno scivolo perfetto per le valanghe. Diamo modo ai mezzi che stanno lavorando di operare al meglio». Poi, come il governatore dell’Emilia-Romagna Bonaccini, Zaia ha chiesto al governo di dichiarare lo stato d’emergenza.
Il maltempo si è fatto sentire pesantemente sulla circolazione stradale. Dopo che venerdì erano state le autostrade in Liguria ad essere chiuse — alla fine sono stati 210 i tir e le auto finite di traverso per via della neve e del gelo e rimosse dai carri attrezzi — ieri è stata la volta dell’AutoBrennero, fermata assieme alla Statale 12 per il pericolo valanghe. Un blocco disposto verso Nord, a partire da Vipiteno, sino al confine di Stato dove è stato chiuso il valico del Brennero. In Alto Adige continuano a essere inagibili quasi ovunque, inoltre, le linee ferroviarie bloccate da slavine e neve o sospese in via precauzionale: da quella dello stesso
Brennero («irraggiungibile anche dall’Austria» è l’annuncio delle ferrovie OeBB) alla Merano-Bolzano. Stop anche ad altre tratte in Friuli-Venezia Giulia e in Veneto mentre la Tav è rimasta regolare ovunque salvo la direttrice MilanoVenezia dove i ritardi sono stati di 90 minuti.
Coldiretti parla di danni «per milioni di euro» nelle campagne sott’acqua. Nella zona tra Modena e Nonantola sommersa dal Panaro — ingrossato come il Secchia dallo scioglimento della neve — trecento persone sono state evacuate. Stesse scene a Messina, dove una sessantina di persone hanno dovuto lasciare le loro case per via di una frana. Il meteo non incoraggia: l’allerta rossa è stata diramata per oggi in molte regioni.