Da confine a immaginazione Le dodici parole del 2021
Le chiavi per comprendere il nuovo anno nella agenda del «Corriere». Tra visioni, cultura e speranza, un viaggio da compiere assieme
Fra un presente scandito da scenari inediti e un futuro carico di speranza le parole svolgono spesso un ruolo importante: se ben usate, sono lo specchio della nostra (nuova) normalità. Alle prese con la pandemia il vocabolario comune non solo si è riempito di termini semi-sconosciuti (quando mai, prima del 2020, abbiamo usato parole come lockdown, smartworking, distanziamento sociale, droplet?), ma ne ha tramutato pure il significato, caricandolo di valori in grado di catalizzare, nel battito di poche lettere, un mondo di emozioni.
Come si definisce il peso delle parole? Dal loro uso, e dalla capacità di riflettere la società. Pensiamo ad esempio a Confine. «Nel 2020 siamo stati e ci siamo sentiti soli come mai prima — scrive Barbara Stefanelli, vicedirettore vicario del Corriere della Sera —. Eppure, nella consapevolezza della fragilità, abbiamo avvertito l’appartenenza a un insieme più grande, in cui ogni gesto acquista senso e valore. Il confine traccia una ripartenza». E a Immaginazione. Per la scrittrice Dacia Maraini è il motore più potente del nostro corpo. «Senza immaginazione — scrive — non siamo capaci di uscire dalle strette mura di casa e soffochiamo nel nostro ego. La mancanza di immaginazione è un lutto della mente». O, ancora, a Invisibili. Come i sentimenti, l’anima, i virus, i pensieri. «Aprite un libro e mettete a fuoco tutto l’invisibile che fa della vita una storia», suggerisce Silvia Avallone.
Confine, Immaginazione, Invisibili... Sono tre delle dodici parole chiave scelte per l’anno nuovo selezionate e commentate dalle penne del Corriere della Sera per l’«Agenda 2021»: la prima agenda mai realizzata dal quotidiano disponibile fino a fine gennaio a 6,90 euro oltre al prezzo del Corriere. Dodici parole — le altre sono Viaggi («In un pianeta blindato, sogni solo di volar via…» è il pensiero di Gian Antonio Stella); Azzurro (di Beppe Severgnini),
Discernimento (di Susanna Tamaro), Giovinezza (di Teresa Ciabatti), Immunità (di Paolo Giordano), Incertezza (di Francesco Giavazzi), Onde (dell’economista Lucrezia Reichlin), Rispetto (di Aldo Cazzullo), Samfundssind (il termine danese che significa mentalità sociale, senso civico, di Massimo Gramellini) — che, oggi più che mai, acquistano valore aiutandoci a capire il nostro tempo e a caricare il futuro di speranza.
Lo scrive nell’introduzione-augurio a questa bella agenda (in apertura, una vignetta satirica di Emilio Giannelli, mentre la copertina è opera esclusiva dell’illustratore Fabio Sironi) il direttore del Corriere Luciano Fontana: «Un’agenda accompagna le nostre giornate e le scandisce, dà un senso al nostro tempo, ci pone impegni e obiettivi da raggiungere. Organizza le nostre vite ma lascia spazi bianchi dedicati alle sorprese. La fiducia è l’unico seme che può riempire questa agenda di progetti e desideri». Parole, ma anche tante riflessioni. L’«Agenda 2021» accompagna lo scorrere dei giorni ricordando gli eventi significativi accaduti proprio in quella data e immergendo il lettore in 12 copertine storiche (una per ogni mese) proiettate nell’attualità grazie agli interventi di altrettanti giornalisti e collaboratori del quotidiano. Partendo dalla prima, in assoluto: quella del 5-6 marzo 1876 scritta da Eugenio Torelli Viollier, fondatore del Corriere. «Una prima pagina con il titolo più semplice e diretto del mondo. “Al pubblico”. Come a indicare subito — commenta Venanzio Postiglione, vicedirettore del Corriere — l’unica cosa che conta: il rapporto con i lettori». Ma le testimonianze dei grandi eventi arrivano ai giorni nostri con la strage dei migranti a Lampedusa dell’ottobre 2013, commentata da Fiorenza Sarzanini. Passando attraverso il commiato di Luigi Albertini dal Corriere nel 1925 (Antonio Carioti), la nascita della Repubblica (Antonio Polito), lo sbarco sulla Luna (Giovanni Caprara), la morte di Marylin (Maria Luisa Agnese), l’elezione di Woityla (Massimo Franco), il trionfo dell’Italia al Mundial 1982 (Mario Sconcerti), la caduta del muro (Mara Gergolet), la nascita dell’euro (Nicola Saldutti), l’attentato alle Twin Towers (Pierluigi Battista) e l’elezione di Obama (Paolo Valentino). Un’agenda per comprendere, giorno dopo giorno, l’attualità. Un piccolo diario ricco di idee e pagine bianche da riempire di sogni e nuovi progetti.