Pirlo alza la voce per la rimonta sulle milanesi: «Mai più serate come quella contro i viola»
La Juventus lo ha già fatto nel 2015-16. Lo potrà fare anche questa volta? La Grande Rimonta di quella stagione, dopo 13 partite vedeva i bianconeri sesti a 9 punti dal Napoli. Il Milan adesso ha 10 lunghezze di vantaggio e la Juve ha una gara da recuperare, contro lo stesso Napoli: potenzialmente Madama è quindi a 7 punti dalla vetta, come in quel torneo dopo 14 gare.
Cinque anni nel calcio sono un’era geologica e l’unica certezza è che la tensione «morale» e agonistica di quella rimonta era più elevata rispetto a questa, per vari motivi. La Juve di Allegri era partita molto peggio e si era ritrovata addirittura quattordicesima: la reazione fu quindi commisurata a quella situazione di choc iniziale. Oggi la creatura di Pirlo, sazia di nove scudetti, si è ritrovata così distaccata quasi senza accorgersene, per di sei pareggi e di una sconfitta doppiamente pesante, come quella contro la Fiorentina: arrivata prima della sosta e per giunta nel giorno in cui la Juve ha perso anche i 3 punti che le erano stati assegnati per la vittoria a tavolino sul Napoli.
Andrea Pirlo premette (e promette) di essersi fatto sentire con i suoi giocatori per quella serata da incubo, resa peggiore anche dall’arbitraggio superficiale di La Penna: «Ho trovato una squadra vogliosa di ripartire dopo l’ultima brutta prestazione — spiega l’allenatore al canale ufficiale del club, dato che a differenza di Conte e Pioli non fa una conferenza stampa prima di una partita di campionato (in presenza o, considerate le restrizioni per il Covid, a distanza) dal 31 ottobre —. Abbiamo parlato della partita contro la Fiorentina che è stata completamente sbagliata per atteggiamento e per tutto il resto: non voglio più vedere partite così. C’è stata una bella riunione dove abbiamo parlato e discusso degli obiettivi futuri: è stata produttiva».
Se la sveglia prenatalizia risuona ancora nelle orecchie, lo si capirà già con l’Udinese, perché la Juve soffre la fisicità difensiva e la rapidità in contropiede di squadre come quella di Gotti. E anche perché De Paul contro i bianconeri ci mette sempre qualcosa in più, per ricordare quanto servirebbe alla Juve.
Pirlo recupera Arthur e Demiral, dovrà fare a meno di
Cuadrado squalificato e anche di Rabiot, nonostante il francese fosse stato tenuto fuori già con la Fiorentina per scontare la squalifica prevista nella partita con il Napoli: il regolamento dice che va saltata la prima gara in calendario dal giorno seguente alla sentenza, quindi si tratta di quella di oggi.
L’importante per Pirlo è avere tutti a disposizione, compreso Chiellini, per le due settimane di fuoco che lo attendono a partire da mercoledì: Milan, Sassuolo, Inter, oltre alla Supercoppa con il Napoli, diranno se la rimonta è possibile. O se sarà meglio concentrare la maggior parte delle energie, in una stagione così anomala, sulla Champions: «Abbiamo tutto per fare molto meglio» ripete Pirlo. La Juve lo ha già dimostrato.