Corriere della Sera

Il papà Cesare contro il figlio Nicolò: la sfida dei Prandelli in Fiorentina-Bologna

- m. col.

Il primo non si accontenta di aver chiuso il 2020 con una vittoria epica sulla Juventus: la classifica resta deludente, con la zona retrocessi­one a soli 4 punti. Il secondo si preoccupa di far correre sempre più forte gli uomini di Mihajlovic. Cesare contro Nicolò (foto), la sfida dei Prandelli dentro il derby degli Appennini. «La svolta non è vincere allo Stadium ma dare continuità ai risultati» dice Prandelli senior che smette i panni del genitore per vestire quelli da avversario. «Con mio figlio ci siamo sentiti un po’ meno in questi giorni. Prima provo a vincere, poi penserò a consolarlo». Nicolò è nello staff dei preparator­i atletici del Bologna, dove ha il compito di monitorare le prestazion­i dei giocatori. Arrivò in Emilia nel 2017 con Donadoni ma è rimasto in organico quando in panchina si sono avvicendat­i Filippo Inzaghi e ora Sinisa. La sottolinea­tura è doverosa non foss’altro per smentire quelle etichette di raccomanda­to che lo hanno accompagna­to. Lui e il babbo hanno lavorato insieme alla Fiorentina, in Nazionale e al Valencia. «Ho percorso una corsia preferenzi­ale, raggiungen­do in fretta la A» disse in un’intervista. «Ma se resisto significa che qualcosina valgo». Da avversari padre e figlio si erano già incrociati in un Bologna-Genoa del 2019. «La cosa più difficile» racconta Cesare «fu spiegare ai miei nipoti perché non si poteva mangiare insieme prima del match».

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