Corriere della Sera

Ora Italia viva apre, «no» di Pd e 5 Stelle Conte lavora a un nuovo gruppo centrista

Renzi: «In Aula ci asterremo». Via al gruppo Maie-Italia 2023 I dem: i nodi restano. Di Maio: meglio voto di governo posticcio

- di Alessandro Trocino

Dopo lo strappo con il governo, Italia viva riapre il dialogo per tentare un accordo in extremis prima del voto di martedì al Senato dove ha annunciato che si asterrà. Secco no del Pd: «I nodi restano». Lo stop arriva anche dal Movimento 5 Stelle. Per il premier Giuseppe Conte si fanno avanti i centristi: nasce il gruppo Maie-Italia 23 che già conta cinque senatori.

La giornata comincia con molte aperture, da parte di esponenti di Italia viva ma anche del Pd, e finisce con la porta che si chiude a un’intesa in extremis con i renziani. Dal Pd viene annunciato il no secco del segretario Nicola Zingaretti, che dà a Matteo Renzi il bollino di «inaffidabi­le», e viene ribadito il no anche da parte del Movimento 5 Stelle. Ma anche fonti di Palazzo Chigi escludono un ritorno di Giuseppe Conte con Renzi. Intorno è una girandola di movimenti in vista del voto di martedì al Senato, quando si tenterà di puntellare la maggioranz­a con una decina di «costruttor­i». E con il premier che starebbe lavorando a un gruppo centrista che abbia l’imprimatur del Partito popolare europeo. Segno che il centro cattolico è tornato decisivo nella politica italiana.

In zona Cesarini, Iv prova a riprendere il dialogo, temendo di essere davvero sostituita dai «costruttor­i». Il capogruppo al Senato Davide Faraone

invita il premier a «sciogliere i nodi» e affrontare i problemi anziché affidarsi a maggioranz­e «raccogliti­cce». Poi aggiunge: «Noi ci siamo fino all’ultimo istante». Sulla stessa linea Teresa Bellanova: «Bisogna rilanciare l’azione di governo per dare risposte ai cittadini. Se si vuole riprendere il lavoro, noi siamo lì». Richieste accorate che si scontrano con le parole di Renzi: «Abbiamo chiesto a Conte di cambiare politica, lui ha cambiato maggioranz­a. Siamo dipinti come irresponsa­bili. Irresponsa­bile è chi rifiuta i soldi del Mes». Ma anche Renzi apre perché annuncia l’astensione sulla fiducia. E in serata aggiunge: «Disposti a discutere senza veti e senza preclusion­i sui nomi».

Zingaretti chiede a Conte di «allargare la maggioranz­a», ma lancia anche un avvertimen­to al premier: «In questo anno e mezzo di governo sono stati commessi molti errori e ci sono state molte lentezze. Accettammo il taglio dei parlamenta­ri in cambio di impegni che poi non ci sono stati. Non possiamo accettare tutto. Abbiamo già dato». Dal Movimento parla Vito Crimi: «Con Renzi abbiamo chiuso, non si torna indietro». Luigi Di Maio aggiunge: «Io sono leale a Conte. Poi è ovvio che se dobbiamo mettere insieme un governo posticcio o precario, allora meglio andare a votare». Pier Ferdinando Casini definisce un eventuale sì al Conte ter senza Iv «una vittoria di Pirro».

La questione, a questo punto, è tutta nei numeri. Basterebbe anche solo la maggioranz­a relativa e non 161 voti. Ma per Andrea Orlando non si può pensare di governare «con un voto in più». Per questo si cerca un gruppo di riferiment­o. Il più probabile potrebbe essere quello centrista, che potrebbe diventare UdcPpe. Ma in campo c’è anche il Maie (Italiani all’estero), diventato Maie-Italia 23. Lunedì Conte si presenterà alla Camera. Non è detto che si voti e non è detto che il premier non decida di presentare subito dopo le dimissioni, per ottenere il reincarico.

I «costruttor­i» sono molto attivi. Il Maie ha ottenuto il quinto senatore, l’ex M5S Buccarella. L’udc Paola Binetti (data come possibile ministro alla Famiglia) non esclude nulla: «Vediamo come si comporta il premier, se dà dignità a un progetto politico di centro». Si muovono Bruno Tabacci e Gianfranco Rotondi. Renata Polverini esclude categorica­mente appoggi, ma Osvaldo Napoli rivela: «Sta facendo molte telefonate». Come Sandra Lonardo in Mastella. Quest’ultimo lancia messaggi un po’ eccentrici: «Non siamo i polli di Renzi. Attenti cari Conte e Zingaretti, lunedì potreste avere sorprese. Noi siamo responsabi­li ma non fessi. Il figliuol prodigo ritorna. Nessun vitello grasso. Alcuni di noi sono a dieta».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy