Adesso «The Donald» non vuole pagare la parcella a Giuliani
L’ultima apparizione pubblica di Rudy Giuliani fa parte della galleria degli orrori del 6 gennaio. L’ex sindaco di New York arringò la folla dei trumpiani, poco prima del boss. Memorabile, anche per la Procura Generale di Washington, la sua ultima frase: «Trial by Combat», il combattimento dirà chi ha ragione. Un grido medievale, seguito da tumulti a Capitol Hill, con cinque morti. È stata l’impresa finale di Giuliani? Secondo il New York Times, Donald Trump non gli parlerebbe più da giorni. Si rifiuterebbe di prendere le sue telefonate e non avrebbe intenzione neanche di pagargli la parcella per i suoi servizi da avvocato: 20 mila dollari al giorno. Sarebbe un epilogo all’altezza dell’avventuroso sodalizio tra «The Donald» e Rudy. Un anno di manovre sgangherate e teorie cooperative sbrindellate. Dalle pressioni sul leader ucraino Volodymyr Zelensky, alla guerriglia giudiziaria per ribaltare il risultato delle elezioni presidenziali, con più di 60 cause perse. Fino all’incitamento alla battaglia. In perfetto stile Giuliani: armiamoci, partite, mentre io vado all’incasso. Trump è talmente isolato da aver ripreso i contatti con Steve Bannon, l’ex stratega allontanato dalla Casa Bianca. Secondo la Cnn, Giuliani potrebbe rinascere ancora una volta, come difensore di Trump nel processo di impeachment.