Corriere della Sera

I pm: «Sensori non montati dolosament­e»

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Nuova accusa nell’indagine sul crollo del ponte Morandi che il 14 agosto 2018 causò la morte di 43 persone. I pubblici ministeri di Genova, Massimo Terrile, Walter Cotugno e l’aggiunto Paolo D’Ovidio, contestano «la rimozione o l’omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro». Il nuovo reato si riferisce ai sensori che avrebbero dovuto monitorare il ponte Morandi: non vennero sistemati nonostante fossero stati tranciati nel 2015 durante alcuni lavori. Secondo l’accusa ci sarebbe stato del dolo. Sono 71 le persone indagate tra ex dirigenti e tecnici di Autostrade e Spea e del ministero delle Infrastrut­ture. Da quei sensori erano arrivati i dati che avevano indotto a scrivere che il ponte era a «rischio crollo».

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