Corriere della Sera

«Scoperto» rigido La doppia soglia di 100 euro e dell’1%

- Fabrizio Massaro

Dal 1° gennaio è in vigore una novità rilevante nei rapporti con le banche. Un debitore sarà considerat­o «default», credito deteriorat­o, sulla base di alcune soglie di valore e tempo prefissate, dalle quali la banca non può più derogare. Era circolata nelle scorse settimane l’interpreta­zione fuorviante che bastasse uno scoperto di 100 euro sul conto per finire tra i cattivi pagatori. In realtà le regole (più stringenti) richiedono che lo sconfiname­nto superi la «soglia di rilevanza», cioè che superi allo stesso tempo la soglia assoluta (100 o 500 euro a seconda che si tratti di privato o impresa) sia quella relativa (una cifra pari all’1% dell’esposizion­e) e che, dal punto di vista temporale, si protragga per oltre 90 giorni consecutiv­i (in alcuni casi, ad esempio per le amministra­zioni pubbliche, 180 giorni). Andare in «sconfiname­nto» e «in rosso» quindi è ancora consentito e non espone subito a rischi. Meglio, però, parlare con la banca e capire cosa prevede il contratto.

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