«Scoperto» rigido La doppia soglia di 100 euro e dell’1%
Dal 1° gennaio è in vigore una novità rilevante nei rapporti con le banche. Un debitore sarà considerato «default», credito deteriorato, sulla base di alcune soglie di valore e tempo prefissate, dalle quali la banca non può più derogare. Era circolata nelle scorse settimane l’interpretazione fuorviante che bastasse uno scoperto di 100 euro sul conto per finire tra i cattivi pagatori. In realtà le regole (più stringenti) richiedono che lo sconfinamento superi la «soglia di rilevanza», cioè che superi allo stesso tempo la soglia assoluta (100 o 500 euro a seconda che si tratti di privato o impresa) sia quella relativa (una cifra pari all’1% dell’esposizione) e che, dal punto di vista temporale, si protragga per oltre 90 giorni consecutivi (in alcuni casi, ad esempio per le amministrazioni pubbliche, 180 giorni). Andare in «sconfinamento» e «in rosso» quindi è ancora consentito e non espone subito a rischi. Meglio, però, parlare con la banca e capire cosa prevede il contratto.