Sei quadri per la mostra di Van Gogh
Tutto è nato per non lasciare «soli e al buio», in questi tempi di musei e mostre chiusi a causa dell’emergenza Covid-19, i meravigliosi capolavori riuniti al Centro San Gaetano di Padova per Van Gogh. I colori della vita, la grande esposizione curata da Marco Goldin originariamente prevista fino all’11 aprile. E proprio Goldin ha annunciato per lunedì 18 gennaio alle ore 21, un appuntamento in diretta dalle sale della mostra che chiunque potrà seguire sulla pagina Facebook di Linea d’ombra e sul sito lineadombra.it. L’appuntamento offrirà un grande racconto dal vivo, intitolato Van Gogh. Sei quadri, sei storie, «una serata molto ricercata anche dal punto di vista realizzativo, con un’elevatissima di visione». Spiega Goldin: «Ho scelto sei quadri compresi nella mostra, accanto ai quali parlerò, per raccontare altrettante storie su Van Gogh, la sua vita e la sua opera. Sono il sulfureo e meraviglioso Paesaggio al crepuscolo dell’autunno 1885 a Nuenen, poche settimane prima di lasciare l’Olanda. Poi il celeberrimo Autoritratto con cappello di feltro grigio (nella foto) della fine del 1887 a Parigi, quindi Il seminatore del giugno 1888 ad Arles, in mezzo agli assolati campi di grano. Sempre del periodo di Arles, e sempre del 1888, Il postino Joseph Roulin mi darà modo di raccontare la storia di una straordinaria amicizia. Del tempo trascorso da Van Gogh nella casa di cura di Saint-Paul-de-Mausole ho scelto il mio quadro preferito dell’intera mostra, il Paesaggio a Saint-Rémy del giugno 1889, che è una sinfonia di vento e natura. Infine il Covone sotto un cielo nuvoloso, uno degli ultimissimi dipinti di Van Gogh, realizzato a Auvers prima della fine di luglio del 1890».