Il confinamento secondo Velasco
Oggi ultimo giorno per visitare, dalle 15 alle 19 e sempre su appuntamento, la mostra Goldwatch (il titolo arriva da Pulp Fiction di Tarantino) di Velasco Vitali (1960) degli spazi dell’associazione Assab One per le arti contemporanee (via privata Assab 1) di Milano (assab-one.org): un’installazione di 72 lavori inediti ispirati al confinamento, quando l’artista (nella foto) ritraeva ogni giorno una veduta del suo giardino. La mostra, che ha tra l’altro inaugurato il nuovo «Studio 3» dell’associazione, è la storia per immagini di questi giorni di contagio e di reclusione, narrati dal giardino adiacente allo studio di Vitali. Una metafora di questo momento di vita, in cui le ore sono tutte uguali e lo spazio ha assunto una nuova dimensione, forzatamente intima, come lo scorrere del tempo, da reinventare e rimisurare. Il perimetro dello studio è stato suddiviso in 24 sezioni, angoli di natura ripresi dal vero giorno dopo giorno, mentre la vegetazione procedeva nell’esplosione primaverile, incurante del mondo che si era fermato. (m. be.)