«Un riconoscimento per i sacrifici Ci sono attività che non ce la fanno più»
Fontana esulta: una settimana difficile, il cambio di zona è meritato
La promozione in zona MILANO gialla, fuori dal pantano soprattutto economico di quella arancione, arriva che sono le sette di sera. Da giorni il governatore Attilio Fontana ripeteva che i dati epidemiologici andavano da una parte sola. «È stata una settimana certamente difficile — dice il governatore lombardo —. Abbiamo lottato perché, come attestano i numeri, i lombardi meritano questa riduzione delle restrizioni. Un doveroso e giusto riconoscimento ai tanti sacrifici che i cittadini hanno compiuto in questi mesi di pandemia».
Da lunedì quindi anche la
Lombardia torna in giallo, con la riapertura, anche se solo fine alle 18, di bar e ristoranti. «Aspettare lunedì è penalizzante per le tante attività già pronte a ripartire domani», aggiunge Fontana. Del resto, ai piani alti del Pirellone la soddisfazione è proprio quella di riuscire a dare un segnale di fiducia alle categorie più colpite dalla crisi. «Non era un braccio di ferro tra noi e il governo, in ballo c’erano e restano le esigenze di persone che non ce la fanno più», dice a caldo il presidente lombardo ai suoi collaboratori. Esulta anche la neo vicepresidente regionale Letizia Moratti. Che debuttò sulla poltrona di assessore al Welfare impugnando davanti al Tar la «condanna» alla zona rossa poi modificata per un errore nella compilazione dei dati ancora controversa: «La situazione epidemiologica della Lombardia era chiara e ben definita da giorni e la collocazione in zona gialla è la conferma di quanto sosteniamo da tempo. La locomotiva d’Italia si rimette in moto», dice Moratti.
La maggioranza del Pirellone incassa un’importante vittoria (anche) politica. Tanto che tra i primi a commentare il «cambio di colore» della Regione c’è il leader della Lega
Matteo Salvini: «Dopo i ricorsi e le denunce fatte dalla Regione, la Lombardia torna in zona gialla. I cittadini hanno fatto enormi sacrifici e lo meritavano già da tempo».
Sulla stessa linea uno dei suoi uomini più fidati, il neoassessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi: «Una notizia fondamentale per i nostri esercizi commerciali, fortemente penalizzati da decisioni del governo troppo spesso incomprensibili e ingiuste». Proprio giovedì, per voce di Confcommercio si era alzata la rabbia dei commercianti, che rivendicavano misure meno restrittive dopo tre settimane consecutive con Rt sotto l’1. Ma a 21 giorni si arrivava contando anche i sette passati per errore in zona rossa. E fino a ieri sera non sembrava per nulla scontato che dal ministero della Salute si volessero accorciare i tempi.