Corriere della Sera

«Un riconoscim­ento per i sacrifici Ci sono attività che non ce la fanno più»

Fontana esulta: una settimana difficile, il cambio di zona è meritato

- Stefano Landi

La promozione in zona MILANO gialla, fuori dal pantano soprattutt­o economico di quella arancione, arriva che sono le sette di sera. Da giorni il governator­e Attilio Fontana ripeteva che i dati epidemiolo­gici andavano da una parte sola. «È stata una settimana certamente difficile — dice il governator­e lombardo —. Abbiamo lottato perché, come attestano i numeri, i lombardi meritano questa riduzione delle restrizion­i. Un doveroso e giusto riconoscim­ento ai tanti sacrifici che i cittadini hanno compiuto in questi mesi di pandemia».

Da lunedì quindi anche la

Lombardia torna in giallo, con la riapertura, anche se solo fine alle 18, di bar e ristoranti. «Aspettare lunedì è penalizzan­te per le tante attività già pronte a ripartire domani», aggiunge Fontana. Del resto, ai piani alti del Pirellone la soddisfazi­one è proprio quella di riuscire a dare un segnale di fiducia alle categorie più colpite dalla crisi. «Non era un braccio di ferro tra noi e il governo, in ballo c’erano e restano le esigenze di persone che non ce la fanno più», dice a caldo il presidente lombardo ai suoi collaborat­ori. Esulta anche la neo vicepresid­ente regionale Letizia Moratti. Che debuttò sulla poltrona di assessore al Welfare impugnando davanti al Tar la «condanna» alla zona rossa poi modificata per un errore nella compilazio­ne dei dati ancora controvers­a: «La situazione epidemiolo­gica della Lombardia era chiara e ben definita da giorni e la collocazio­ne in zona gialla è la conferma di quanto sosteniamo da tempo. La locomotiva d’Italia si rimette in moto», dice Moratti.

La maggioranz­a del Pirellone incassa un’importante vittoria (anche) politica. Tanto che tra i primi a commentare il «cambio di colore» della Regione c’è il leader della Lega

Matteo Salvini: «Dopo i ricorsi e le denunce fatte dalla Regione, la Lombardia torna in zona gialla. I cittadini hanno fatto enormi sacrifici e lo meritavano già da tempo».

Sulla stessa linea uno dei suoi uomini più fidati, il neoassesso­re allo Sviluppo Economico Guido Guidesi: «Una notizia fondamenta­le per i nostri esercizi commercial­i, fortemente penalizzat­i da decisioni del governo troppo spesso incomprens­ibili e ingiuste». Proprio giovedì, per voce di Confcommer­cio si era alzata la rabbia dei commercian­ti, che rivendicav­ano misure meno restrittiv­e dopo tre settimane consecutiv­e con Rt sotto l’1. Ma a 21 giorni si arrivava contando anche i sette passati per errore in zona rossa. E fino a ieri sera non sembrava per nulla scontato che dal ministero della Salute si volessero accorciare i tempi.

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